Scavi, chiusure provvisorie ed opere rimaste sospese a Venafro a distanza di decenni dai lavori per la captazione delle acque sorgive locali, con danni enormi per l’immagine della città

Sta per concludersi un’altra legislatura municipale e Venafro, a distanza di decenni da chiusure e sbarramenti provvisori di scavi ed opere per la captazione pro Campania delle acque sorgive locali, Venafro -si diceva- ancora presenta in tutta la loro portata i segni mai più sanati di quanto fatto all’epoca per “succhiare”, emungere e portar via le ricchezze naturali del proprio sottosuolo, l’acqua sorgiva appunto. Oggi infatti la città a decenni da siffatti interventi si ritrova ancora con scavi, chiusure provvisorie col filo spinato, lamiere ed altro materiale messo su alla buona, transennamenti traballanti ed opere lasciate incredibilmente sospese senza che ci si sia preoccupati di ultimare il tutto, restituendo decoro, decenza ed attrattiva ai luoghi soggetti a scavi. Venafro, cioè, dopo aver dato la propria immensa risorsa sorgiva a fronte di pochi spiccioli sotto forma di lavori minimi al lavatoio comunale, opere nel tempo rilevatesi anche malfatte tant’è le consistenti infiltrazioni d’acqua a rendere ultimamente addirittura impraticabile lo stesso lavatoio pubblico, Venafro ci ha rimesso anche in materia di arredo urbano visto l’impossibile e indecente stato in cui continuano a versare scavi, transennamenti ed opere di captazione degli anni ’80. Oltre al danno, cioè, anche la beffa e i venafrani scuotono amaramente la testa ! “Mai possibile che legislature comunali si susseguono a legislature -si chiede un sacco di gente- e non si riesce ad indurre la Regione Campania, o altri enti ed istituzioni pubbliche preposte, ad ultimare quanto avviato da noi decenni orsono per portar via la nostra acqua sorgiva ? Dagli anni ‘80 scavi e lavori sono rimasti abbandonati e non c’è verso che vengano ultimati ripristinando la bellezza dei luoghi. Ne è esempio bruttissimo quanto in atto lungo via Licinio, arteria che porta a Liceo Classico “Giordano”, Chiesa del Carmine, Cattedrale e Parco degli Ulivi, lungo la quale fanno pessima mostra lamiere, plastica e filo spinato a chiudere scavi e lavori lasciati sospesi ! Una indecenza unica, che va assolutamente sanata una volta per tutte ! Nel frattempo è trascorsa un’altra legislatura municipale senza che il nostro Comune si sia fatto sentire”.

Tonino Atella