Era il grido di gioia che annunciava due cose … importantissime per le categorie di cui diremo : a) la chiusura delle scuole dopo un anno di compiti, aule scolastiche, grembiuli neri e maestri, b) l’arrivo delle modeste giostre dei decenni andati quale preannuncio delle imminenti festività patronali venafrane. Qual’era questo grido di giubilo ? “ So’ arrvat’ l’ carrzzell’ ! “, “ sono arrivate le giostre ! “ erano soliti gridare a perdifiato i fanciulli d’ambo i sessi dei decenni andati che correvano gambe in spalla ad assistere all’arrivo e quindi al montaggio delle giostre dei tempi andati, che facevano aria di festa, aria di estate e che annunciavano l’imminenza delle festività patronali cittadine di metà giugno. Quali le giostre del periodo, chiarito che ci riferiamo agli anni ’60 ? Poche e modeste, ad onor del vero, ma sempre belle, ambite ed attesissime. Due/tre in tutto, ma tali da attrarre e divertire un sacco. I sediolini che ruotavano in aria con la lusinga di prendere la fettuccia pendente per “vincere” un altro giro ; le barchette di legno e metallo da spingere avanti e indietro prima che il giostraio ( maledetto ! ) le fermasse con la pedana di gomma ed altre modestissime attrazioni del periodo, che tanto “attizzavano” i più piccoli. Sul finire degli stessi anni ‘60 poi la grande rivoluzione tecnologica e il massimo del divertimento di allora : gli autoscontri, che spopolarono letteralmente prendendo piccoli e grandi ! Addirittura i fanciulli trascorrevano ore a bocca aperta ad assistere al loro montaggio, ben lieti se coinvolti dai giostrai in qualche piccola mansione pur di ricevere in regalo un gettone per l’ambitissimo giro gratis sull’autoscontro ! Sembrano trascorsi anni luce ed invece parliamo di mezzo secolo addietro, quando appunto da fanciulli si correva a perdifiato per il paese annunciando con gioia “ so’ arrvat’ l’ carrzzell’ ! “, con cui divertirsi e sorridere. E puntuali anche quest’anno sono appunto arrivate a Venafro “ l’ carrzzell’ “, le giostre per le imminenti feste patronali di metà giugno. Niente a che vedere ovviamente con le poche e modeste attrazioni dei decenni andati, ma tutt’altro, molto più consistente e tale da coinvolgere di sicuro piccoli e grandi. Un autentico luna park da grande città, ricco da decine e decine di attrazioni per ogni età e che calamiteranno attenzioni e … denaro di tanti. Giostre per bambini, attrazioni per fanciulli e giovani, ma anche per adulti che non mancheranno di affollare l’enorme complesso del divertimento. I giostrai, come da consuetudine, le hanno allestite lungo viale San Nicandro, all’ingresso est della città, e c’è da giurare che nelle prossime serate ci sarà gran folla in loco per partecipare e divertirsi. Dal “girotondo” per i più piccoli al “cane bassotto” per i fanciulli, dalla “casa della strega” per i più coraggiosi al “labirinto con gli specchi” per i più abili, dal “tagatà” per i giovani a diverse attrazioni tecnologiche, dagli autoscontri per piccoli e grandi al “vascello” che sale spettacolarmente in alto, dalle immancabili sedioline per girare vorticosamente tutt’intorno a giochi di abilità ed a tant’altro che danno appunto l’idea del luna park metropolitano. Ecco “ so’ arrvat’ l’ carrzzell’ “ per divertirsi e sorridere un sacco, annunciando l’estate ormai imminente.

Tonino Atella