Questa riforma rischia di essere l’ennesimo atto contro il lavoro e contro i servizi sui territori.” Questo il lapidario commento di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, al nuovo Testo unico sulle società partecipate, varato dal Consiglio dei ministri di questa mattina. “Non ci sono misure volte a salvaguardare il reddito e la qualità del lavoro dei dipendenti dalle Società partecipate e manca del tutto l’indicazione di luoghi e sedi di condivisione dei processi che riguardano il lavoro.”

Ovviamente come sindacato attendiamo i testi per un’analisi più approfondita, ma dalle notizie che trapelano risulta evidente come nel provvedimento non vi siano garanzie per l’occupazione, che la Uil, con Cgil e Cisl, aveva richiesto anche in sede parlamentare e nel confronto con le Istituzioni. Sembra, peraltro, che sia stata introdotta la possibilità di avere Consigli di Amministrazione delle società partecipate più larghi dell’amministratore unico (con buona pace della Spending Review). Così aumenteranno quelle società in cui il numero dei dipendenti risulta inferiore al numero dei Consiglieri di Amministrazione e che, in conseguenza dello stesso decreto, dovranno essere chiuse.”

I dirigenti sindacali nazionali che hanno seguito direttamente tutta la partita hanno giudicato il provvedimento “un grave atto di miopia politica».“Facciamo nostra questa pesante valutazione– continua Boccardo – anche perché, nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione il provvedimento che si proponeva di razionalizzare, tagliare, definire meglio l’ambito di azione delle Società partecipate poteva/doveva essere un’altra storia. Da noi in Molise dove ci sono diverse Società partecipate dalla Regione e dai Comuni, un riordino era e resta auspicabile e da tempo ci si sta cimentando. I problemi che si aprono ora, con l’aggiornamento del Testo Unico, non saranno però solo dei lavoratori dipendenti dalle diverse Società, ma di tutti i cittadini. Ricordiamo, tanto per capirci, che queste Società possono essere operative per distribuire servizi pubblici, realizzare opere pubbliche sulla base di un accordo di programma (anche in partenariato pubblico/privato), garantire servizi strumentali, valorizzare il patrimonio immobiliare dell’amministrazione. È a rischio la stessa qualità dei servizi resi alla collettività.”

Il proposito della UIL Molise: “Varato che è il nuovo Testo Unico da parte del Governo, siamo pronti ad aprire in Molise una vertenza complessiva attorno al tema delle Società partecipate: vogliamo capire come verranno ora riprogettate o riformate, chi sarà chiamato a gestirle e sulla base di quali programmi e finalità strategiche, come verranno salvaguardati i posti di lavoro, che qualità di servizi verrà garantita ai cittadini e alla collettività.”

Questa vertenza sulle Partecipate, peraltro, è solo una parte della più generale mobilitazione sindacale, che intendiamo come UIL rilanciare, attorno al riordino della pubblica amministrazione nel nostro territorio e dei servizi da essa garantiti per la crescita e la ripartenza del Molise, per la salvaguardia della coesione sociale e per la qualità della vita dei cittadini, specie di quelli più deboli.”