La Garante auspica che vengano prese in considerazione le richieste dei ragazzi, che hanno sollecitato l’attivazione di corse aggiuntive dei mezzi di trasporto per evitare gli assembramenti

 Sì al rientro a scuola, perché gli studenti hanno bisogno di vivere la didattica in presenza, ma sempre nel massimo rispetto di tutte le normative anti-Covid che possano assicurare i necessari livelli di sicurezza. La Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, al fianco degli studenti che chiedono di aumentare il numero delle corse dei trasporti pubblici per poter raggiungere le scuole senza rischiare assembramenti.

Su tali questioni la dottoressa Lanciano ha sempre concentrato la propria attenzione e il proprio impegno, fin dall’inizio della pandemia. Numerosi sono stati, infatti, nel corso dell’ultimo anno gli interventi tesi a favorire l’esigenza di un ritorno tra i banchi di bambini e ragazzi, ma con la garanzia di una puntuale osservanza delle misure di contrasto della diffusione del virus.

“Ho appreso dagli organi d’informazione della manifestazione messa in atto dagli studenti – spiega la Garante – e della richiesta del Coordinamento dei Rappresentanti d’Istituto del Molise di ottenere un incontro con i vertici regionali al fine di poter intavolare un confronto sulle problematiche evidenziate. Nello specifico, hanno lamentato il sovraffollamento dei mezzi di trasporto urbano, cosa che a loro avviso non garantirebbe il rispetto del dovuto distanziamento. Hanno quindi evidenziato l’esigenza di un potenziamento del servizio, con l’aggiunta di corse o di mezzi per poter raggiungere quotidianamente gli istituti scolastici in sicurezza”.

Nell’ottica di tutelare i ragazzi e il loro diritto allo studio, rimarca Leontina Lanciano, “ritengo che vadano prese in considerazione tutte le possibili soluzioni utili a risolvere le criticità che possano incidere negativamente sugli standard imposti dalle normative di contenimento del virus. Perciò auspico che le richieste fatte dal Coordinamento studentesco vengano prese in considerazione e si faccia il possibile per consentire agli studenti di continuare la didattica in presenza nel pieno rispetto del diritto alla salute”.