Per poche ore della giornata scorsa la solita routine quotidiana di Venafro, cittadina abituata a vivere tranquillamente e senza clamori o richiami eclatanti di sorta, è stata alterata com’è noto da una presenza di spicco del panorama politico nazionale, alias l’ex Premier Matteo Renzi. Com’è andata la breve sosta del personaggio a Venafro ? Tra alti e bassi relativamente a consensi e dissensi, come le cronache hanno riferito all’indomani del suo arrivo. Torniamo sull’argomento e sulla presenza di Renzi a Venafro perché l’opinione pubblica assente all’evento abbia una idea più chiara di come siano andate le cose. Partiamo dalla stazione ferroviaria, dove il nostro è arrivato a bordo di convoglio di ruote ferrate. Il piazzale antistante la predetta stazione risultava quasi deserto, eccezion fatta per le forze dell’ordine dei diversi Corpi presenti in numero elevato. Stazione e piazzale antistante praticamente bloccati, out e transennati, tanto che molti venafrani di passaggio si sono visti costretti a girare al largo e percorrere altre strade, essendo la zona di fatto paralizzata. Sceso Renzi dal consistente convoglio ferroviario su cui viaggiava ed arrivato sul piazzale ci sono stati applausi dei presenti, ma non sono mancate voci di aperto dissenso e contrarietà. “ Viva Silvio !”, ha gridato da un balcone poco distante una signora e non sono mancati applausi all’indirizzo della donna. Dopodiché in auto e scortato da tantissime forze dell’ordine, Renzi ha raggiunto Castello Pandone dove c’erano tanti fedelissimi di Venafro e di altri centri del Molise ad accoglierlo con applausi e larghi sorrisi per ascoltare dalla sua viva voce notizie e quant’altro relativo a questioni di carattere nazionale. Momenti cioè di piena condivisione col Renzi/pensiero/personaggio, ma anche qui -all’esterno del Pandone, ovviamente- plateali contrarietà e contestazioni in parallelo ad applausi e soddisfazioni. Gente con scritte e cartelloni appesi al collo a sottolineare i problemi del Molise in fatto di lavoro, sanità ed economia, contestando apertamente le scelte ultime politiche nazionali e molisane. Tali contestazioni sono sfociate in incidenti di sorta o azioni più eclatanti ? Assolutamente no ! La protesta è stata civile e composta, come si conviene a gente civile quali sono i molisani, che hanno voluto cogliere la presenza del personaggio nazionale a Venafro perché l’intera nazione sapesse dei mali che affliggono questa terra. A margine della fugace visita di Renzi, i commenti raccolti all’indomani tra i venafrani : “Ci chiediamo se viaggiare a spese del contribuente su un convoglio ferroviario tanto consistente e con largo impiego di forza pubblica- si chiedeva un pensionato- sia cosa opportuna e giusta, dato il momento a dir poco difficile sotto il profilo economico/occupazionale che l’Italia sta vivendo ! I nostri giovani chiedono certezze e garanzie per restare in Molise. Non so se l’arrivo di Renzi a Venafro porterà tutto questo ! ”. Quindi l’occasione da parte dell’interlocutore per l’accenno ad un tema di massima attualità del quadro politico nazionale : “Si parla tanto di pensioni e tagli – prosegue il nostro- ma non già di tagliare le più che consistenti entrate mensili di determinate categorie, a partire da quelle politiche. Renzi è consapevole di tutto questo o preferisce solo viaggiare comodamente in treno in lungo e in largo per l’Italia ?”. Dopodiché, ripartito Renzi, Venafro è tornata ai suoi problemi quotidiani che parlano di commerci ed artigianato in ginocchio, di servizi che latitano, di lavoro che si va cercando col lumicino senza trovarlo e di generale insoddisfazione di tanti.
Tonino Atella