E’ stata depositata in Consiglio regionale una proposta di legge (contraddistinta con il n. 65) concernente: “interventi regionali per il recupero, reimpiego e donazione a fini del riutilizzo, di medicinali per uso umano e per uso veterinario inutilizzati ed ancora in corso di validità”.
La raccolta, il recupero e la redistribuzione dei farmaci in corso di validità –si legge nella relazione illustrativa della pdl di iniziativa consiliare (*)- rappresenta un modo per rispondere ai bisogni delle fasce sociali più deboli per la loro crescente necessità di medicinali che non hanno possibilità di acquistare.
La proposta di legge parte dalla constatazione che nelle case restano sempre più frequentemente importanti
quantità di farmaci non utilizzati e spesso gettati perché non più necessarie in quanto non impiegabili in cure ormai terminate.
Delle statistiche individuano in 8 miliardi l’anno lo spreco di medicinali su una spesa farmaceutica di 29 miliardi. In questo quadro la pdl si pone l’obiettivo di disciplinare la raccolta e il successivo reimpiego di farmaci, per uso umano e veterinario, non scaduti e quindi riutilizzabili.
Il comma 1 dell’art. 1, infatti, prevede che la Regione favorisca azioni di contrasto alla povertà sanitaria incentivando il recupero, il reimpiego e la donazione di medicinali inutilizzati in corso di validità. Ciò anche al fine di evitare inefficienze nel settore e conseguenti sprechi.
Per tali finalità nel testo proposto vengono indicate delle azioni che mirano: al contenimento della spesa farmaceutica regionale e all’abbattimento dei costi; alla tutela della salute ed alla esaltazione della solidarietà speciale e socio-assistenziale; al contrasto del mercato nero di medicinali; alla valorizzazione delle forme di smaltimento dei rifiuti speciali ai sensi della normativa vigente.