di Pietro Tonti

Puntuale come un orologio svizzero è giunto ieri domenica 3 maggio il Decreto del Presidente della regione Molise Donato Toma siglato al n. 37, con cui rimette in ordine come promesso, l’assetto della Giunta regionale. Nei giorni scorsi si era fatto cenno all’esclusione della Lega  e così è stato. Mazzuto non è più assessore. Il presidente aveva accennato che avrebbero deciso i gruppi consiliari per il quinto assessore, la Lega non avendo un gruppo consiliare è stata esclusa naturalmente da qualsiasi decisione. La delega di Mazzuto alle Politiche della famiglia, giovanili e di parità; Politiche del lavoro; Politiche sociali, Terzo settore; Politiche per l’immigrazione; Tutela dei consumatori ed Enti Locali, viene assimilata dal presidente ad interim che non nominerà il quinto assessore, probabilmente fino al prossimo novembre, quando vi sarà l’alternanza di metà mandato della presidenza del Consiglio e quindi il rimpasto con un nuovo ufficio di presidenza. Per il resto tutto invariato. I quattro  assessori dimissionari Vincenzo Cotugno che resta nel suo ruolo anche quale vice Presidente della Giunta, Nicola Cavaliere, Roberto Di Baggio e Vincenzo Niro tutti rientrati con le medesime deleghe. Qundi non vi sono sostanziali novità, tranne la conferma di Maurizio Tiberio consulente economico del Presidente che resta in carica come assessore esterno,  ma dovrebbe dimettersi nelle prossime ore per tornare al suo ruolo di consulente. Come ricorderete, si rivelò necessario l’affidamento di un assessorato a Tiberio per consentire lo svolgimento e l’approvazione del bilancio regionale dopo l’azzeramento della Giunta. Ora si guarda a quelle che potrebbero essere le mosse del futuro anteriore. Sul Consiglio e la legge sulla surroga dei  4 consiglieri esclusi incombe la pronuncia del Tar del prossimo   13 maggio su ricorso di Scarabeo e Tedeschi. Cosa possa decidere il giudice amministrativo sulla validità o meno del Consiglio regionale che ha approvato il bilancio e le misure da 58 milioni di euro per la fase emergenziale è difficile da poter prevedere. Una sola ipotesi al momento è possibile azzardare, tra i 4 consiglieri esonerati dal loro incarico, solo Paola Matteo avrebbe la possibilità di rientrare in Consiglio con le probabili dimissioni di Vincenzo Cotugno da consigliere, in quanto assessore; per gli altri tre esclusi, è iniziata la guerra legale, ma anche una campagna elettorale molto anticipata che porterà a rivedere posizioni e apparentamenti per le elezioni regionali previste con la scadenza naturale tra tre anni.