di Pietro Tonti
I molisani sono perplessi, ci avviamo verso un altro lungo periodo di restrizioni, di chiusure differenziate di locali diurni e notturni; probabilmente saremo costretti ad una sorta di coprifuoco dalle ore 22:00 di ogni sera, barricandoci in casa per non contrarre il virus.
D’altro canto i servizi pubblici, i bus che accompagnano i giovani a scuola, sono stracarichi ogni mattina, il distanziamento sociale tanto richiesto e blaterato azzerato dalle stesse istituzioni che ci multano se ci trovano per strada da soli senza mascherina.
Tutto rientra nella normalità e nessuno interviene. Si riscontrano positività al covid 19 tra gli alunni, si effettuano i tamponi e a distanza di 72 ore nessuno chiama dall’Asrem per dare l’esito. Se si telefona all’Azienda sanitaria regionale dopo ore di attesa il centralinista spiega che a Venafro nessuno risponde, senza un motivo.
Il D.G. Florenzano ci informa che quel numero di telefono non è attivo per le risposte agli utenti, ma per quale motivo tutti sanno che bisogna chiamare al centralino per appurare gli esiti dei tamponi se non viene consegnato nelle 24/48 ore?
Poi con l’intervento dei Carabinieri – chiamati da un genitore con una specifica denuncia, sempre a Venafro si scopre che decine di tamponi sono andati persi, o non sono validi e quindi bisogna rifarli. Altre 48 ore di attesa. Sempre Florenzano ci dice che può capitare, si processano oramai 950 tamponi al giorno e molti non sono validi, oppure pensiamo: scadono nell’attesa di essere processati?
Ci sono pochi biologi forse, ne sono solo due al Cardarelli, non sappiamo quanti al S.S. Rosario, per realizzare i tamponi ed elaborare i risultati, sicuramente c’è qualcosa che non va.
Sempre il D.G. dell’Asrem ci informa che non sono due ma di più, senza dirci quanti, ma rimanda al bando di concorso per le assunzioni di medici. Ritornando a Venafro, se tutto va bene per appurare se i figli o i genitori sono positivi si attendono 7 giorni totali, dopo la perdita misteriosa dei tamponi.
A questo punto le motivazioni diventano superflue, meno male che il virus con presumibile realtà si sta relegando a ruolo di influenza, qualora fosse di un’aggressività riscontrata in altri virus come Ebola a quest’ora si conterebbero decine di morti nel Molise per un’organizzazione sanitaria che nonostante la protezione verbale ad oltranza dei vertici Asrem e le giustificazioni, fa acqua da più parti.
I cittadini molisani si sentono inermi, abbandonati a se stessi, con ordini e contrordini, additati sempre come responsabili di tutto, trattati anche da fessi e ignoranti. Sale l’angoscia che dovrebbe essere evitata da chi esercita un ruolo fondamentale per la sicurezza e la salute pubblica.