Un momentaccio, sotto l’aspetto commerciale, quello che la città sta vivendo. Trattasi delle difficoltà che nel centro venafrano stanno vivendo commerci ed artigianato.

La conferma, purtroppo incontrovertibile, arriva dalle tante saracinesche abbassate negli ultimi tempi, dai molti locali sfitti da mesi e dai numerosi esercizi commerciali spariti da un anno a questa parte.

Attività storiche che hanno chiuso i battenti e negozi aperti di recente a loro volti costretti ad abbassare la guardia sotto l’incalzare di una crisi economica inarrestabile, nonostante quanto si continui ad asserire dai palazzi governativi romani secondo i quali … tutto va bene, o quanto meno che si é in ripresa !

Ed invece non è affatto così, visto quanto accade a Venafro ma anche in tant’altri centri del Molise. Scambi e commerci che stentano vistosamente, acquirenti che latitano sempre più perché le loro tasche sono sempre più vuote e commercianti che cercano disperatamente un’ancora di salvezza, una sorta di ultima spiaggia, per sopravvivere e non chiudere.

La conferma arriva da coloro, e non sono pochi, che hanno deciso di trasferirsi con le proprie attività su strade e in quartieri venafrani maggiormente frequentati ed abitati, si prenda ad esempio Via Colonia Giulia e traverse collegate.

Tanti commercianti infatti di recente hanno deciso di lasciare il centrale Corso Campano per atterrare altrove nell’abitato urbano, particolarmente sulla predetta Colonia Giulia, attualmente l’arteria più trafficata e frequentata.

E’ l’ultima ratio, per molti, per continuare a restare aperti e rispondere alla crisi che morde sempre più. Tornando al centro di Venafro, e per l’esattezza a Corso Campano, sono numerosi i locali commerciali sfitti e che non si riescono più a fittare da parte dei proprietari, stante la crisi commerciale che purtroppo imperversa.

Per dare un’idea del “disastro” economico in atto,  si pensi che nei pressi di piazza D’Acquisto, dove termina il Corso partendo da piazza Vittorio Emanuele II, su otto negozi nello spazio di settanta/cento metri ben sei risultano chiusi e sfitti da mesi, ossia l’80% ! Un quadro allarmante che dice delle difficoltà in atto da parte di tanti.

L’augurio/speranza è che, giusti i ripetuti discorsi di segno contrario in arrivo continuamente dai palazzi di governo romani circa lo stato dell’economia nazionale, presto il trend negativo abbia termine e si possa tornare a respirare tutt’altra aria in fatto di scambi, economia, commerci ed artigianato anche a Venafro e dintorni.

 

Tonino Atella