Ha esternato al cronista tutta la propria contrarietà per il degrado che attanaglia Venafro e per l’inefficienza dell’apparato comunale che dovrebbe intervenire a risolvere, ma non lo fa. E’ una testimonianza importante quella della sig.ra Olimpia, residente al rione Mercato, cuore del centro storico.

“Viviamo un momento di sostanziale degrado urbano -attacca la donna- e nonostante le proteste e le osservazioni di noi cittadini non s’intravedono da parte della struttura municipale interventi tali da migliorare la situazione”. Vuole entrare nel merito della questione ? “Mi piace partire dal vicolo dove abito al Mercato, esattamente al rione Parasacco. Da tempo la pubblica illuminazione nel vicolo in questione è spenta e il disservizio costringe la sottoscritta a camminare di sera nel buio più assoluto con tutte le paure e i pericoli del caso. L’ho fatto presente più volte ad amministratori comunali, dirigenti tecnici, squadra operaia ma nessuno ha alzato un dito. Solo parole, promesse, ma zero interventi, tanto che sto sempre al buio !”.

Lei parla di degrado diffuso a Venafro ; vuole spiegarsi ? “Su tante strade e piazze di Venafro –prosegue Olimpia, istituzione storica del rione Mercato- sono presenti numerose buche che ostacolano la circolazione su gomma e costituiscono pericoli reali per i pedoni. Si è anche intervenuti di recente mettendo “pezze” di bitume ora di qua e ora di là, ma gl’interventi non si sono rivelati efficienti e duraturi tanto che buche e fossi sono presto ricomparsi suscitando la contrarietà di automobilisti e pedoni. Al rione dove abito, il Mercato, sono stati appena eseguiti lavori di pavimentazione con sampietrini e tant’altro, ma purtroppo già sono comparsi avvallamenti e buche”.

La chiusura della sig.ra Olimpia è riservata alla pulizia della città, alle Quattro Cannelle, allo scorrimento delle acque piovane ed allo stato del laghetto di Corso Lucenteforte nel quale si specchia la Palazzina Liberty. “Sono indecenti le condizioni in cui versa il laghetto, ricoperto com’è da abbondantissimo strato di alghe, tanto che anche le specie acquatiche che da sempre lì vivono, ossia anatre e cigni, hanno preferito spostarsi più a sud, al lavatoio comunale, dove c’è acqua più pulita. La zona del laghetto, ossia Ciaraffella, potrebbe essere potenzialmente l’attrazione turistico/ambientale di Venafro data la presenza delle acque sorgive, ma certamente non nelle condizioni attuali, ossia con un laghetto impresentabile per le alghe che lo ricoprono e con la scarsa pulizia che contraddistingue la storica fonte pubblica delle Quattro Cannelle.

Chiudo con altri punti dolenti della mia adorata città : la ridotta pulizia negli antichi quartieri e sempre nel centro storico il parziale deflusso delle acque piovane, causa l’otturazione di tombini, fenditoie ed altre vie di scarico. Nel primo caso purtroppo proliferano animali indesiderati, nel secondo ci si ritrova con fiumi d’acqua piovana che scendono dai quartieri più a nord, Mercato compreso, per riversarsi nei rioni a sud con conseguenti problemi per coloro che vi abitano e lavorano”. Cosa si sente di suggerire ? “Di adoperarsi di più per questa pur bella città, denotando finalmente senso civico e rispetto per gli altri”.

Tonino Atella