NELLA V^ EDIZIONE DEL FESTIVA DEL DIRITTO
Guerre, Martirio e Diplomazia per la Pace
…PER NON DIMENTICARE
di Luigi Fantini
Sento di onorare il Giorno della Memoria facendo parlare ciò che sono stati gli insegnamenti, i sentimenti e i valori emersi durante la quinta edizione del Festival del Diritto che, come di consueto, si celebra nel periodo estivo a Civitanova del Sannio. Il tema trattato è stato “Guerre, Martirio e Diplomazia per la Pace”.
Presupposto e fondamento di attenzione per quest’area di interesse sono state, per il recente passato, la morte dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio e del Carabiniere scelto Vittorio Iacovacci, assassinati in Africa – nello Stato del Congo – il 22.01.2021 mentre, per il passato, lo sterminio di milioni di perseguitati e di “caduti” nelle operazioni belliche e nei campi di sterminio.
Il tutto, nel legame con personaggi e vicende locali e del territorio regionale molisano quali: a) il martirio di San Felice e di Adauctus in nome e a causa della fede cristiana; b) il martirio di Padre Antonio Fiorante, missionario comboniano di Civitanova del Sannio, ucciso in Uganda il 03.05.1979; c) la presenza anche a Civitanova del Sannio di alcuni soldati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale; d) l’uccisione sul campo di lavoro di Alessandro Di Risio, Caporal Maggiore Scelto e giovane militare della “Folgore”, di origini molisane (Campobasso), caduto in Afghanistan il 14.07.2009.
Infine, per non dimenticare il passato e per mantenere viva l’attenzione e il coraggio dell’impegno nella costruzione della pace, è stata data voce alla testimonianza di vita della Scrittrice e Regista ungherese Edith Bruck.
L’evento, promosso per iniziativa de “Gli Amici del Palazzo Ducale Valerio” di Civitanova, ha ottenuto il patrocinio morale della Diocesi di Trivento, della Parrocchia San Silvestro Papa, della Presidenza del Consiglio Regionale del Molise, della Provincia di Isernia, dell’Ordine degli Avvocati di Isernia, dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana – Sezione Molise, del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano abruzzese – molisano e dell’Associazione “Civitanovesinelmondo”. Nulla, però, si sarebbe potuto fare senza la libera contribuzione degli Sponsors, l’anima del festival: il Comune di Civitanova del Sannio, Unigross di Giuseppe Massullo, la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, Vidass Axa, la Macelleria Ciarniello, i vini di Angelo D’Uva, la Confetteria Papa di Isernia, Villa Augusta e la Farmacia Garzia di Civitanova del Sannio.
La giornata formativa ha avuto inizio nei pressi della villa comunale con la commemorazione di tutti i caduti innanzi all’imponente monumento a cippo (1900-1949); un momento celebrativo scandito da quattro fasi: a) i saluti istituzionali del Viceprefetto di Isernia, dottoressa Giuseppina Ferri, del Sindaco di Civitanova del Sannio, Roberta Ciampittiello, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Agnone, Capitano Carlo Alberto Evangelista e del sottoscritto quale ideatore, promotore e coordinatore del festival; b) la deposizione da parte del Sindaco alle basi del monumento di una lapide marmorea con inciso l’appello alla pace di Papa Francesco che così esordisce “la guerra è una follia!”: un gesto attraverso cui la Diocesi triventina, innanzi alle guerre in atto, invita tutti i comuni ricadenti nel proprio ambito, a farsi monito di speranza e seminatori di preziosi semi di pace nei rispettivi territori; c) la preghiera e la benedizione della lapide a cura del Cardinale Francesco Coccopalmerio con la consegna a mani di Nunzio e di Addolorata Pinelli (genitori del fu Caporal Maggiore) del premio speciale in “Ambasciatore di Pace Alessandro Di Lisio”; d) il brano strumentale “Il Silenzio” di Nini Rosso a cura del trombettista Federico Fratangelo.
La seconda parte dell’iniziativa si è svolta nella chiesa parrocchiale “San Silvestro Papa” a cui, tra gli altri, hanno preso parte il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, e della Presidente dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana, Rita D’Addona che, unitamente alla giornalista Valentina Di Toro hanno, rispettivamente, moderato gli interventi, l’assegnazione, la consegna dei premi speciali e delle attestazioni di stima. A introdurre i lavori, Domenico Cardarelli; tra i vari interventi, la lettura recitata dagli attori Corrado Oddi e Margherita Romeo Messeri, nonché i brani musicali del trombettista Federico Fratangelo e del fagottista Giampaolo Di Iorio.
Prima di entrare nel vivo dell’incontro con la Bruck, è stato proiettato il video dei saluti da parte del dottor Gigi Marzullo, giornalista rai che sul festival ha rilasciato la seguente dichiarazione: <<Da qualche parte è scritto che, quando si riceve un premio si regala un po’ di felicità. Ed è proprio giusto. Ed è proprio così. Ringrazio tutti voi di questo premio speciale in “Giornalismo di cultura e di qualità.”. Speriamo che io meriti questo premio. So che in questa quinta edizione affronterete temi di una immensità, di una profondità, di una spiritualità notevoli. Ho letto con molta attenzione gli ospiti e i relatori che interverranno. Che dirvi? Io faccio quel che mi piace fare e, di tanto in tanto, quando raccolgo qualcosa dopo aver seminato, vengo ancora di più spinto a camminare lungo il sentiero che percorro da più di qualche anno. Davvero grazie a tutti. Scusatemi se – come dicono quelli che parlano bene in televisione – non posso essere in presenza in quanto, come tutti sanno, sono impegnato in un programma di successo della prima rete della rai, che si chiama “Uno mattina”, un programma storico. Prometto che, appena posso, in qualche altra edizione, verrò da voi per abbracciarvi e per ingraziarvi di persona di questo attestato che mi avete regalato. Arrivederci e a presto.>>.
Benché fisicamente non presente per problemi di salute, particolarmente commovente e pregna di significati è stata la partecipazione in diretta telematica della dottoressa Edith Bruck, novantunenne e testimone della Shoah, che – nel silenzio attento della platea – ha ripercorso gli anni bui del dolore, della morte e (per i più fortunati come lei) della risurrezione dei prigionieri rinchiusi nei lager d’internamento e di concentramento (divenuti poi campi di sterminio) nella Germania nazista.
Le sue parole scandiscono tutto il disappunto per l’attuale guerra in Ucraina e per le guerre nel mondo mentre – riferendosi soprattutto ai ragazzi e ai giovani che, costantemente, incontra nelle scuole perché (come ci dice) <<hanno il desiderio di sapere, vogliono conoscere. Mi scrivono centinaia e migliaia di lettere>> – consegna ai presenti l’esempio del suo perdono ai suoi aguzzini: <<alla fine della guerra non ho denunciato i mei capò. Mi sono detta: non ho il diritto di denunciare.>>, unito al forte monito nel fare per l’altro: <<sono stata deportata all’età di tredici anni. Sono salva per miracolo. Durante il mio calvario ho vissuto in sei campi di concentramento>> e nell’impegno alla costruzione della pace: <<Da quando sono stata liberata, nel ’46, non faccio altro che lottare per i diritti e per la pace di tutti gli esseri viventi. E’ un lavoro enorme che non smetto e non smetterò mai.>>.
All’insegnamento di Edith hanno fatto da eco le stringate e profonde riflessioni del Cardinale Coccopalmerio che – nell’esempio di autentico, umile e mite testimone di fede – ha così concluso: <<all’intervento di Edith ogni altra mia parola risulterebbe superflua. Custodiamo nei nostri cuori le sue profonde riflessioni di abbandono alla pace e di quotidiano impegno nella lotta a ogni forma di abuso e di violenza. Con la benedizione del Signore>>.
A seguire il conferimento delle citate onorificenze: a) la “medaglia d’oro all’esempio” e il premio speciale in “Testimone di coraggio e di verità” alla Scrittrice e Regista, Edit Bruck, sopravvissuta all’Olocausto; b) il premio speciale in “Giornalismo di Cultura e di Qualità” al Giornalista Rai Gigi Marzullo; c) il premio speciale in “Ricerca, diritto e misericordia” al Cardinale Francesco Coccopalmerio; d) il premio speciale di “Cultura del Fare” all’Avvocato Luigi Fantini. Per mani del dottor Vincenzo Cimino è stato, invece – tra gli altri – attribuito dall’Ordine dei Giornalisti del Molise il premio… al giornalista… per i cinquant’anni di attività e il premio… al giornalista Agostino Rocco per… A quest’ultimo, legato alla comunità di Civitanova, l’Amministrazione Comunale, per mani del Sindaco, ha consegnato le Chiavi del Paese in quanto, come ha ricordato il Primo Cittadino: <<sono le persone che fanno il valore di una Comunità.>>.
La terza ed ultima fase del festival si è svolta, sempre in chiesa, subito dopo la processione per le vie del paese delle reliquie di San Felice Martire. Nel ricordo del suo sangue versato, unitamente a quello del nostro amato missionario Padre Antonio Fiorante e di tutti i martiri della Fede, il Gran Concerto Bandistico della Città di Fisciano ha elevato a Dio le preghiere dei presenti. La direzione del Maestro Concertatore, Direttore Paolo Addesso, e le note dei cantori Anita Celentano, soprano, di Giovanni Germano, tenore, di Michela Rago, mezzo soprano, e di Maurizio Esposito, baritono, hanno congedato la ricca giornata del festival nell’abbraccio con un virtuoso e apprezzatissimo repertorio di brani e di canti di stampo patriottico: il tutto non prima di aver ricordato la cara amica Valeria Valerio, scomparsa lo scorso anno. A lei, la comunità intera e i tutti presenti, hanno voluto omaggiare una targa ricordo, che il Comune, nella figura del Sindaco, ha affidato alla sorella Delia: certi che, al suon di musica, tanto più veloce e leggera si è elevata in cielo la nostra preghiera.
Oggi – più che mai – le parole, i premi, le consegne, le musiche e i canti decritti, da un lato fotografano i ricordi di tutti coloro di cui celebriamo vivo il ricordo, dall’altro si fanno monito ai potenti e al cuore di ciascuno affinché tacciano le armi, mentre la Pace vinca finalmente ogni guerra e plachi i tanti aliti di vento che, da più parti del mondo, soffiano, ogni giorno, sempre più forti.
Luigi Fantini
Foto con didascalie
Conferenza stampa del festival del diritto a Campobasso presso la sede dell’Ordine dei giornalisti del Molise, il 25.08.2023;
Consegna della campana personalizzata per la Pace alla Regista e scrittrice Edit Bruch, testimone dell’Olocausto