Roberto Gravina: «Il centrodestra ha ammesso la bufala del Decreto Molise. I molisani sono stati presi in giro dai loro rappresentanti in Parlamento»

«Il cavallo di battaglia elettorale simboleggiato dal Decreto Molise che il centrodestra ha preso a sventolare diciassette mesi fa e al quale, da parte nostra, non avevamo del resto mai dato minimamente credito, è oramai destinato a spegnersi anche come puro slogan.

Infatti, dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dall’Onorevole Cesa agli organi di stampa in merito al famigerato Decreto Molise del quale si sono perse le tracce praticamente sin dal giorno dopo la fine della campagna elettorale, appare chiaro a tutti i cittadini molisani la colossale presa in giro perpetrata alle loro spalle da parte di chi avrebbe dovuto rappresentarli in Parlamento.

L’Onorevole Cesa, dopo tante certezze proclamate nel corso di questi diciassette mesi, ha praticamente ammesso di essere a un punto morto, lui come tutti gli altri rappresentanti del centrodestra molisano in Parlamento, e di considerare oramai davvero difficile la possibilità di ottenere le somme necessarie, definite da lui stesso ingenti, per portare a casa il Decreto Molise.

Le difficoltà così come la natura dell’importo della situazione debitoria della nostra regione sembra che siano state scoperte solo ieri l’altro da Cesa e dagli altri esponenti del centrodestra arrivati in Molise come novelli salvatori della patria e già da tempo scomparsi dai radar dei molisani dopo aver abusato della loro fiducia.

La verità è che giungere in una terra come il Molise, in grave difficoltà dal punto di vista dei servizi essenziali da garantire ai cittadini, vedi la sanità, sbandierando panacee preelettorali basate consapevolmente sul nulla, ha un che di predatorio e chi ha avvallato nel centrodestra al governo in Regione tutto ciò è altrettanto responsabile della scarsa considerazione riservata ai bisogni essenziali dei molisani.»