di Pietro Tonti

Quotidianamente registriamo interventi regionali che mirano alla tecnologia, al web. Ogni singolo componente della Giunta regionale propaganda l’esigenza di una linea veloce in ogni angolo di questa regione per tentare di eliminare il digital divide, portando la fibra ottica dappertutto, o l’adsl dai tralicci dell’alta frequenza, quando non è possibile posizionare la fibra in luoghi inaccessibili.

Insomma, la tecnologia è padrona assoluta delle nostre vite, indispensabile per la comunicazione in ogni aspetto dell’umano agire.

Nel Molise assistiamo ad un assurdo, si predica bene e si razzola male, ed è proprio il sito internet del Consiglio regionale la massima autorità,  il principale elargitore di difficoltà per i cittadini che con un semplice click, vorrebbero comprendere come si amministra nell’assise regionale.

Basta entrare su google, digitare  “Consiglio regionale Molise” che in un primo momento appare la scritta in alto a sinistra: “Sito Non Sicuro”. Tutti si chiedono: c’è qualcosa che non va, non è sicuro il sito di un Consiglio regionale, possibile? Infatti, credendo che l’errore possa essere del nostro sistema, si forza la dicitura e si entra nel sito del Consiglio, ma se si clicca sulla scritta sito non sicuro, ci appaiono anche le motivazioni. La connessione a questo sito non è completamente protetta, le tue informazioni (ad esempio password o carte di credito) potrebbero essere a rischio, poiché questo sito utilizza una configurazione di sicurezza obsoleta.

Meravigliandoci di questa scoperta, e pensando agli ingenti fondi che la regione a messo a disposizione negli anni  alla Molise Dati Spa per manutenzioni e tecnologie informatiche, non ci aspetteremmo un sito non aggiornato.  Non finisce quì. Tentiamo di entrre nella diretta streaming del Consiglio regionale.

Oggi con le nuove tecnologie immediatamente dovremmo collegarci attraverso un plug in per vedere in tempo reale le sedute di un Consiglio regionale, ma sul sito della regione  Molise questa azione risulta complessa, per grandi professionisti del web.

Il sito  per le dirette streaming del Consiglio, utilizza  Adobe Flash Player, per questo plug in  non vengono più rilasciati gli aggiornamenti sul browser e ogni qual volta  ci si collega diventa davvero complicato assistere alle sedute, dove se si sente l’audio, il video va a scatti;  se il video si osserva bene, l’audio si interrompe.

Un vero passo nel pleistocene del web. Non sappiamo per quale motivo chi gestisce i siti per conto della regione non li aggiorna e non utilizza  streaming video  con nuove tecnologie molto più facili e snelle.

In questo caso si può utilizzare facilmnete  l’html5  che possiede  nel suo codice, la gestione del buffering video e non si inceppa, dando audio e video in tempo reale senza alcuna interruzione. Misteri regionali che fanno apparire una regione che mentre predica l’avanguardia tecnologica  tiene ancora nel recinto i dinosauri.

Cerchiamo di evidenziare queste assurdità al fine di trovare risposte e soluzioni dai diretti protagonisti dei disservizi. Se ci siete battete un colpo!