Così il Presidente Cianchetta insieme a Lanza e ad Izzo fanno sentire la loro rabbia perchè da troppo  attendono promesse mai mantenute.

Noi ci abbiamo messo tutta la buona volontà, adesso basta! Un percorso durato mesi, ormai dal lontano giugno 2017 (!), proteste, tavoli, promesse, alcune mantenute grazie alla nostra tenacia e alla volontà di recepire le nostre istanze, altre, quelle relative alla corresponsione dei contributi, nemmeno a parlarne. E così, tra una pacca sulle spalle e scarica barili, dal 2015 le famiglie dei portatori di disabilità gravi e gravissime, non hanno un minimo di assistenza diretta, quel ridicolo contributo che dovrebbe alleviare le già disastrose condizioni economiche e sociali degli “UGUALI”! Ma venerdì 9 febbraio, alle ore 10.30, saremo con tutta la nostra rabbia davanti al palazzo della giunta regionale in via Genova a Campobasso, per protestare con veemenza e per tenere una conferenza stampa di aggiornamento della situazione, fiduciosi, ancora una volta, che in quella sede l’assessore Facciolla ed il presidente Frattura, ci diano conferme e certezze scritte su quanto ampiamente promesso. Solo a titolo di cronaca, si rappresenta alle SS.LL., che l’accordo con i rappresentanti regionali, stabiliva che l’acconto per l’anno 2015 andava erogato alle famiglie tra Natale e Capodanno attingendo da residui pari a circa 200.000 euro e che il saldo andava recuperate nel bilancio in corso, parimenti alle quote per il 2018. Ci dispiace osservare che al problema di questi nostri amici sfortunati non si dia la priorità dovuta e, le cronache di questi giorni confermano, la deriva sociale molto pericolosa vede gli “UGUALI” abbandonati, oltre che dalle istituzioni, anche dai cittadini e il caso disgustoso di alcuni genitori di alunni di Larino, ci fanno presagire un futuro sempre più difficile ed è per questo che durante la conferenza stampa del 9 p.v., faremo conoscere la data della protesta che porteremo nel paese di cui trattasi, per porre l’attenzione sul tema e per vedere quanti cittadini prenderanno le distanze da questa scriteriata richiesta, quella che vuole di fatto, classi differenziate!”