Il Summit del Turismo Slow emerge come una risposta critica all’espansione del turismo di massa, fenomeno globale che ha saturato i centri urbani e, in un curioso contrasto, ha contribuito all’abbandono dei piccoli centri. In un’epoca che richiede un’urgente transizione verso la sostenibilità, il turismo lento si propone come un modello alternativo che privilegia la qualità della vita, rispettando i ritmi naturali e mettendo in luce le unicità locali, promuovendo così uno sviluppo equilibrato e armonioso con l’ambiente. Il Molise si presenta come un territorio ideale per incarnare questi principi. La regione, con le sue aree interne preservate, è un tesoro di patrimonio ambientale e culturale autentico, una memoria vivente ricca di identità che ha saputo resistere all’omologazione della modernità. Questa integrità fa del Molise un candidato perfetto per lo sviluppo di progetti di turismo slow, un concetto che non solo rispetta l’ambiente e la cultura locale, ma che ha anche mostrato la sua efficacia in numerose iniziative durante e nel post-pandemia, contribuendo talvolta
alla rinascita e al rafforzamento delle comunità locali. La situazione del Molise, colpito dalla desertificazione demografica, sottolinea la necessità di politiche attive per contrastare lo spopolamento. Il turismo slow si allinea perfettamente con le esigenze di questi territori e con le direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che identifica nel turismo sostenibile un motore vitale per lo sviluppo locale e la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e delle filiere produttive. Inoltre, il turismo slow può svolgere un ruolo cruciale nel decongestionare i centri sovraccarichi e nel ridistribuire i flussi turistici verso le aree meno frequentate, favorendo così una riorganizzazione dell’offerta turistica. Questo approccio non solo rivitalizza le aree interne, ma promuove anche un modello di turismo più equo e sostenibile, in armonia con i principi, dell’economia circolare e dell’agroecologia, contribuendo a un futuro più resiliente e integrato per le comunità locali.