“Per rafforzare la coesione sociale e dare una nuova direzione allo sviluppo occorre fare di più a favore della famiglia.” Così Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia celebrata lunedì. “Servono politiche organiche e durature per ridare fiducia alle famiglie italiane, destinando maggiori risorse finanziarie dal livello nazionale e recuperando subito i tagli ai fondi sociali, ma occorre agire anche a livello locale, ad esempio riorganizzando e ripensando il sistema di welfare sociale e realizzando buone politiche per la creazione di nuovi posti di lavoro.”
“Anche nel nostro Molise, così come in molti altri contesti nazionali ed europei, la perdurante crisi economica ha ridotto in modo significativo i redditi, ha allargato l’area della povertà ed ha scaricato sulla famiglia, troppo spesso lasciata sola, tutto il peso dell’assistenza e della cura, dell’educazione, della solidarietà. Senza la famiglia alle spalle i lavoratori che hanno perso il posto ed a cui stanno per scadere gli ammortizzatori sociali o i giovani che tentano la fortuna emigrando sarebbero ancora più disperati. E molto spesso sono le famiglie di provenienza e gli anziani a sostenere i parenti economicamente e moralmente.”
Le richieste del sindacato sono chiare: “Non misure parziali o interventi transitori, ma politiche decise di sostegno dei redditi, per lo sviluppo dei servizi soprattutto a favore dei soggetti più deboli, agevolazioni per la conciliazione tra lavoro e responsabilità familiari. Lungo questi tre assi di una strategia politica si deve realizzare una corresponsabilizzazione di tutti i soggetti sociali, a partire dal sindacato.”
Le Confederazioni sindacali nazionali hanno già avanzato alcune proposte concrete sui singoli temi: l’introduzione di un assegno universale per sostenere i carichi familiari, più generoso ed equo del sistema attuale, da accostare per le famiglie più disagiate al reddito di inclusione; la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali ad iniziare dal sistema dei servizi rivolti all’infanzia, alla non autosufficienza e alla disabilità; l’incremento della copertura retributiva del congedo parentale, l’allungamento del congedo di paternità e permessi retribuiti per figli fino ai 16 anni.
“Staremo a vedere – precisa la Boccardo – se davvero Governo e Parlamento vorranno, in occasione della legge di stabilità, impostare politiche per le famiglia come investimento per lo sviluppo del Paese e non come semplice addendo da inserire nelle voci di bilancio. Ma nel frattempo, partiamo dalla nostra realtà: subito un confronto attorno alla difficile situazione in cui vivono le famiglie molisane, entro un mese l’approvazione della legge regionale per la non autosufficienza, al più presto la ritrascrizione della sanità per realizzare servizi alla persona sul territorio, l’immediata messa in campo di interventi per l’edilizia scolastica, gli asili nido, la protezione dell’infanzia, un aiuto economico alle famiglie indigenti. E, ancora una volta, LAVORO, LAVORO, LAVORO, come motore di sviluppo economico ma anche come leva efficace per la riconquista della dignità da parte di ognuno nel proprio contesto familiare. Anche nelle pieghe del bilancio regionale devono essere trovate le risorse affinché la Giornata internazionale della famiglia non sia una vuota celebrazione ma l’inizio del riscatto per la nostra regione.”