di Pietro Tonti
Premetto che il vaccinarsi deve essere una scelta e non una costrizione, nella piena libertà dell’individuo, cosa che viene fortemente limitata oggi dalla costrizione del green pass in Italia, bandito per esempio dalla Spagna civile!
Quando a reti unificate viene divulgata la necessità della vaccinazione di massa per debellare il Covid -19 e le sue numerosissime varianti;
quando assistiamo alle dichiarazioni discordanti tra virologi che sono per il vaccino a qualunque costo e chi invece dalla stessa voce autorevole informa sui rischi e dell’inutilità di una vaccinazione di massa;
quando si tenta di minimizzare e sminuire le informazioni che giungono dall’Islanda che ha vaccinato l’86% della popolazione e i malati sono maggiormente tra la popolazione vaccinata, oppure le stesse informazioni che giungono dagli Stati Uniti o da Israele;
quando pubblichi qualcosa sui vaccini su facebook e immediatamente in basso appare l’invito a visitare il Centro informazioni sui vaccini Covid -19.
Appare evidente che qualcosa di strano accade e ci siano interessi ciclopici nel voler sposare a tutti i costi la causa della vaccinazione di massa.
Tutti ignorano quali ripercussioni per la salute dei singoli, possano esserci per tale pratica nel tempo, non è stata verificata scientificamente e nessuno se ne assume la responsabilità, tranne l’individuo sottoposto a vaccinazione.
Il Ministero della salute a ottobre dovrebbe autorizzare cinque trattamenti di cura per il Covid, efficaci per evitare le ospedalizzazioni, per quale motivo spingere anche i bambini a vaccinarsi allora?
A Isernia, dopo l’articolo pubblicato da ilfattoquotidiano.it di cui al link che potete leggere in basso: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/05/covid-il-caso-islanda-nel-paese-con-piu-vaccinati-al-mondo-sono-tornate-le-restrizioni/6283867/?fbclid=IwAR257gSilbOd3KsHmiwo_Rix1_48qHbgg42aVRlBeF1W3IxLZ63idyIvR1g
Il Dott. Lucio Pastore Primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale Veneziale di Isernia afferma:
<<L’efficacia dei vaccini è stata valutata quando erano in atto distanziamento, chiusure e mascherine. Quello che viene descritto in questo articolo ci dovrebbe far riflettere ed aprire gli occhi. Se i vaccini sembrano efficaci nel ridurre gli effetti della malattia, non è ancora chiaro il grado reale di protezione. Nei Paesi “vaccinati” tornano i contagi ed in Islanda i ricoverati vaccinati sono superiori a quelli non vaccinati. Il responsabile islandese afferma che non sono i non vaccinati i responsabili della diffusione del contagio. Per tutti questi motivi penso sia indispensabile continuare ad usare le mascherine, mantenere le distanze interpersonali, usare l’igiene, specie delle mani. La fiducia acritica nei vaccini può determinare un rilassamento nella tensione verso il rischio di contagio e questo non è un bene. Non fermiamoci alla pubblicistica imposta dai media ma cerchiamo di comprendete con spirito critico quello che succede>>.
Spunti di riflessione tra chi già è vaccinato per ovvi motivi di lavoro, costretto dalla macchina governativa a farlo e chi si dimena per una vita normale e senza il rischio derivante dalla vaccinazione, costretto a sottoporsi a tamponi frequenti per poter partecipare ad eventi, esibendo a richiesta il certificato verde.
L’ammissione di errore da parte dei nostri governanti nemmeno l’ombra e si prosegue imperterriti a restare su posizioni discutibili, con un green pass che limita la libertà delle persone, ma fino a quando gli italiani dovranno sopportare tutto questo?