di Domenico Angelone
Al nord si vorrebbe far apparire un provvedimento legittimo della Regione Molise, per il contenimento del coronavirus come discriminazione razziale.
Proprio come i cinesi. Il Molise “mette al bando veneti e lombardi”.
Con questo titolo il quotidiano on – line La Voce di Rovigo.it intende stigmatizzare l’operato della regione Molise nel salvaguardare i cittadini molisani dall’avvento di un’epidemia che ha ben travalicato i confini della Cina ed è giunta in quelle regioni, appunto Veneto e Lombardia, ma anche in Trentino, regioni in cui nelle ultime 48 ore si è registrato un contagio esponenziale.
Un’ordinanza obbliga a chi arriva dalle due regioni a darne comunicazione al servizio sanitario per essere sottoposti alle misure di controllo come i cinesi provenienti dal loro continente. “Il Coronavirus porta anche a fare questo”.
Ora si vorrebbe fare apparire il Molise una regione che mette al bando cinesi e italiani del nord discriminandoli, Totò direbbe: ma mi faccia il piacere!
Rispediamo al mittente tale illazione, in un momento in cui tutta la nazione è impegnata nel contenimento di tale virus che potrebbe trasformarsi in pandemia, non abbiamo bisogno di chi con un velo di sarcasmo pensa che il piccolo Molise non reagisca anche nei confronti di chi solleva problemi di lana caprina su un quotidiano on – line del nord, non trovando di meglio da fare che alimentare quell’odio becero tra nord e sud e vorrebbe far passare per assurdo un provvedimento sanitario di prevenzione legittimo, in base ad un protocollo deciso dalla regione Molise, in base alle indicazioni delle autorità sanitarie regionali e nazionali.
Toma risponde: Molise, confini aperti, ma controllati
Campobasso, 22 febbraio 2020 – «I confini del Molise restano aperti, ci mancherebbe, e ribadisco la mia totale vicinanza alle comunità che, purtroppo, sono state colpite dal coronavirus.
Per quanto ci riguarda, stiamo semplicemente intensificando la prevenzione, come indicato dal Ministero della Salute, applicando l’obbligo – per quanti provengono o hanno soggiornato nelle ultime due settimane in aree sottoposte a cordone sanitario – di comunicare la presenza sul nostro territorio all’Autorità sanitaria locale, che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di tutela della diffusione del nuovo coronavirus. Non abbiamo casi sospetti sul territorio e siamo in prima linea a difesa dei nostri cittadini e di quanti visitano la nostra terra. Prevenire è meglio che curare. Diffondere fake news in un momento come questo è da irresponsabili».
Così il presidente della Regione Molise in relazione alle misure preventive riguardo al Coronavirus Covid-19.
Di seguito il provvedimento della regione Molise per il contenimento del virus:
Coronavirus Covid-19, obbligo di comunicazione anche per quanti provengano dalle aree italiane interessate dall’epidemia o vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni
Campobasso, 22 febbraio 2020 – Su informativa della ASREM, si rende noto che il Ministero della salute ha emanato, in data 21 febbraio 2020, un’ulteriore Ordinanza con la quale si precisa che:
- “per tutti gli individui che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente;
- vige l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette.
Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza”.
A seguito degli ultimi avvenimenti che hanno portato alla identificazione del primo caso di infezione Covid-19 acquisito in Italia e, quindi, della individuazione di aree ritenute interessate dall’epidemia di infezione da nuovo coronavirus in Lombardia e in Veneto, la stessa disposizione si applica agli individui provenienti dalle aree attualmente sottoposte a cordone sanitario delle regioni italiane coinvolte.
Pertanto, i soggetti provenienti da tali aree, o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni e giungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra ragione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all’Autorità sanitaria locale, che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus.
La segnalazione potrà essere effettuata al proprio medico curante, al numero del Ministero della salute 1500, al numero del Sistema territoriale 118, cui sarà fornito un numero di telefono corrispondente al Servizio di medicina pubblica che avvierà la procedura.
Inoltre, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale che hanno già ricevuto le istruzioni operative per la gestione del caso sospetto e dei contatti (con comunicazioni successive dell’ASREM, a partire dal 31.01.2020), sono tenuti a consultare costantemente il sito dell’Azienda Sanitaria Locale per tutti gli aggiornamenti che saranno necessari in rapporto all’evolversi degli aspetti clinici ed epidemiologici dell’infezione in corso.
Gli eventuali casi posti in isolamento saranno presi in carico anche dalla Protezione civile per tutti i fabbisogni, quali fornitura di alimenti, farmaci etc..
Si confida nel massimo senso di responsabilità dei molisani che, anche al solo sospetto, segnalino alle autorità eventuali contatti con i focolai nazionali ed internazionali