STRASBURGO, 11 SETTEMBRE 2018 – “Un’iniziativa importante e una grande opportunità per i nostri ragazzi. La solidarietà è sempre stata uno dei fattori che ha contribuito ad allargare l’integrazione tra gli europei. Sono sicuro che sarà lo stesso per quei milioni di giovani che avranno la possibilità di lavorare e fare volontariato nei prossimi anni”.
Lo ha detto Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Gruppo Ppe al Parlamento europeo, al termine della votazione a Strasburgo con cui l’Eurocamera ha dato il via libera definitivo al nuovo “Corpo europeo di solidarietà”, il programma Ue che permetterà ai giovani dai 17 ai 30 anni di partecipare in tutta Europa ad un’ampia gamma di attività legate alla solidarietà, come l’istruzione, la salute, la protezione dell’ambiente, la prevenzione delle catastrofi, la fornitura di prodotti alimentari ed altro ancora.
“Ogni volta che si allarga lo ‘spazio di opportunità’ per i cittadini europei è sempre una bella notizia. A maggior ragione se questo spazio è dedicato alle giovani generazioni. L’istituzione di un corpo europeo di solidarietà – ha spiegato Patriciello – è certamente un’ottima iniziativa, ma dobbiamo vigilare affinché sia davvero uno strumento di inclusione e scambio culturale, evitando eventuali abusi da parte delle organizzazioni che aderiranno al progetto: il volontariato è una cosa, il lavoro un’altra”.
I deputati hanno infatti votato a favore di una chiara distinzione tra attività di volontariato e tirocini, per garantire che nessuna organizzazione partecipante utilizzi i giovani come volontari non retribuiti quando sono invece disponibili potenziali posti di lavoro. Il periodo di volontariato sarà limitato a 12 mesi e i tirocini saranno da 2 a 6 mesi.
Il Parlamento ha inoltre imposto un contratto di lavoro minimo di tre mesi. “Stiamo parlando – ha concluso l’eurodeputato azzurro – di un programma importante, con un budget stanziato di oltre 375 milioni di euro per il periodo 2018-2020.
Numeri che certificano non solo la portata dell’iniziativa promossa dalla Ue, ma anche una volontà di fondo, e cioè quella di voler riformare l’Europa a partire dai suoi valori fondanti. E la solidarietà è senza dubbio tra questi”.