di Claudia Mistichelli

Finalmente il 2017 ci ha lasciati, la speranza è che l’anno nuovo sia migliore, con cambiamenti positivi. Purtroppo, se il buongiorno si vede dal mattino, il 2018 inizia con molti aumenti a carico degli italiani.

Innanzitutto luce e gas, l’aumento sarà circa del 5%, con una previsione di costo mensile, a famiglia, di quasi 80 euro in più. Anche il pedaggio autostradale subirà degli aumenti: circa il 14%, mentre, arriverà addirittura al 50%, nella tratta che parte da Aosta.

Questi costi, incideranno, sicuramente, nel trasporto su strada, quindi, è molto probabile un ulteriore aumento di tutti i prodotti, compreso quelli alimentari.

Ancora un aumento ridicolo: il costo, di circa 2/4 centesimi, sui sacchetti dei prodotti sfusi. Il costo del sacchetto, quasi certamente, fino a oggi, era già previsto dai commercianti, la cosa assurda è non poter portare, da casa, una busta ed evitare di pagare questo ulteriore aumento.

In effetti, il costo dei sacchetti, non è proprio una sciocchezza, visto che ogni prodotto sfuso va imbustato singolarmente: frutta, verdura, affettato, latticini, etc. Anche volendo giustificare la scelta di imbustare i prodotti con sacchetti biodegradabili, la domanda è: come mai quando si tratta di mettere una tassa sono tutti a favore dell’ambiente e, quando si parla di raccolta differenziata, l’Italia e, ovviamente, anche il Molise, fa orecchie da mercante?

Insomma, se nel 2017 il cittadino è stato spolpato fino all’osso con aumenti e tasse, (mentre è sempre più frequente la perdita del posto di lavoro e le pensioni sono ai minimi storici) l’impressione è, che nel 2018, c’è ancora la possibilità di fare il brodo con le ossa degli italiani.