Irrimediabilmente finita la filiera dello zucchero in Molise, oramai con la perdita di quote europee e una politica che non ha voluto o saputo imporsi per salvare un settore che attraverso lo zuccherificio di Termoli dava occupazione a decine di lavoratori. Il settore bieticolo-saccarifero italiano è ormai fuori mercato, o quasi. La crisi e il successivo fallimento dello Zuccherificio del Molise non è stato un fattore storicamente di bacino. Anche i grandi gruppi del Nord, CoproB ed Eridania ormai vedono al lumicino le prospettive di un rilancio della produzione e dell’occupazione.
Dopo anni di battaglie, di cassa integrazione di tentativi di realizzare mini campagne saccarifere e arginare in qualche modo la perdita di posti di lavoro anche e soprattutto in quella filiera agricola votata alla coltivazione della barbabietola da zucchero, tutto si è rivelato vano, tanto da mettere all’asta l’intero stabilimento a lotti.
In questo contesto, il grande silos, simbolo dell’ex zuccherificio del Molise, stoccherà grano. La famiglia Ferro, infatti, lo ha acquisito all’asta insieme a numerosi capannoni da riadattare. Il desiderio di restare sempre in Molise e continuare ad investire nella propria terra: questo ha mosso la proprietà del pastificio La Molisana ad acquisire l’azienda bassomolisana che ha fatto la storia dell’imprenditoria regionale degli ultimi trent’anni.
“Il silos di grandi dimensioni che stoccava 44mila tonnellate di zucchero verrà utilizzato per stoccare grano – afferma Giuseppe Ferro, amministratore delegato della Molisana – La posizione strategica dell’ex zuccherificio, adiacente la ferrovia, crea un vero e proprio snodo intermodale cruciale che facilita l’approvvigionamento della materia prima dalle regioni limitrofe. Data l’importanza che oggi assume la logistica nel nostro comparto industriale avremo vantaggi in termini di efficienza ed efficacia grazie alla facilità del trasporto su gomma e rotaie e, auspicabilmente, anche su mare. Pensiamo anche ai nuovi posti di lavoro e quindi ai giovani che avranno la possibilità di restare a casa, in Molise”.