di Alessia Tonti
Sul Social Facebook sono presenti dei reportage fotografici e video riguardanti lo stato disastroso dei pilastri del viadotto Gamberale al Km. 17 della Trignina.
Giustamente tale realtà di degrado del cemento armato precompresso, divelto in più punti e precipitato alla base di alcuni pilastri, con i ferri in evidenza arrugginiti lungo le pareti delle strutture portanti, alte sessanta metri, hanno scaturito centinaia di commenti giustamente allarmistici e di evidenza, di parallelo tra la tragedia di Genova e quello che potrebbe accadere lungo un viadotto molisano.
Per fortuna l’A.N.A.S. ha già provveduto ad appaltare per questo viadotto, i lavori di straordinaria manutenzione dei pilastri, travi e i dispositivi antisismici in base alle nuove normative.
Tali lavori inizieranno in primavera 2019. Oltre al citato viadotto, sono stati appaltati direttamente da A.N.A.S. centro direzionale Roma i lavori di straordinaria manutenzione riguardanti, proprio sulla Trignina, i ponti a rischio come quello di Bagnoli. A questa notizia sono seguiti altri allarmi sempre sui social di persone che sostengono che fino in primavera potrebbe accadere l’irreparabile, con la consapevolezza provata, in una Italia che compie falli e si perpetrano tragedie ampiamente annunciate, è difficile credere alle affermazioni anche di tecnici qualificati.
In questo caso comunque con i mezzi tecnici a disposizione degli ingegneri dell’A.N.A.S. possiamo esprimere ottimismo, augurandoci che nel frattempo il padreterno sia clemente con il nostro territorio e ci tenga lontano da terremoti di forte magnitudo che potrebbero indebolire le già precarie strutture viarie, non solo sulla Trignina, ma anche e soprattutto il viadotto sul lago del Liscione a Guardialfiera.
Quindi, tra esondazioni alle prime piogge; viadotti precari; frane diffuse in quasi tutti i comuni delle aree interne del Molise; voragini e buche lungo le strade interne e nelle principali città; il rischio di impattare cinghiali ad ogni curva, la viabilità in questa regione è diventata estremamente rischiosa.
Si spera che l’attenzione rivolta oggi ai ponti per la tragedia di Genova non faccia dimenticare anche le altre criticità, possiamo parlare di vere trappole per gli automobilisti che in tutte le stagioni dell’anno vivono lungo le arterie molisane e non solo.