di  Tonino Atella

Un mare di tabelle ovunque e con offerte di ogni tipo, da “vendesi” a “fittasi” a tant’altro, ma il mercato immobiliare è completamente fermo e a nulla valgono le tante invenzioni di chi offre, propone e prospetta. Ogni cosa appare bloccata e lo testimoniava di recente più di qualche operatore immobiliare del Venafrano con dichiarazioni del tipo, <Se la situazione non cambia, e in fretta, dovrò pensare ad un altro lavoro. Qui non si muove foglia.

Non si compra, non si vende e non si fitta più come avveniva un tempo. Una volta la moneta circolava e si facevano discreti affari sia per chi vendeva, sia per chi comprava e sia anche per chi fittava. Adesso invece è tutto fermo. Da mesi non si riesce ad operare, per cui devo seriamente pensare a fare tutt’altro, ad inventarmi altro lavoro, vista la delicatissima situazione che si trascina da tempo>.

In effetti i proprietari di immobili, terreni ed attività varie ogni giorno cercano d’inventarsi qualcosa di nuovo e d’insolito per smuovere lo stallo in atto e combinare qualche affare, ma l’operazione appare decisamente problematica. Si rinnovano di continuo avvisi con “fittasi” o “vendesi”, arricchendoli con numeri di cellulare, con scritte del tipo “prezzo accessibile” e con altre accattivanti informazioni, ma niente da fare : nessuno si fa vivo e negozi, appartamenti ed attività commerciali restano lì, senza acquirenti e senza novità di sorta. C’è anche chi tra i proprietari non … bada a spese (!) nell’affiggere più manifesti di “vendesi” o “fittasi” sulla stessa saracinesca abbassata o sulla porta dell’appartamento sfitto da tempo, ma la situazione cambia poco, anzi nient’affatto!

E’ il segno inconfutabile della persistente crisi economica, che continua a mordere di brutto checché se ne dica. Cambierà finalmente e nel breve qualcosa? E’ l’augurio di tanti, perché col mercato immobiliare ed il mattone che battono il passo, un po’ tutto il resto si ferma e resta al palo. Ed allora l’augurio è che nell’immediato futuro finalmente ci sia anche da noi la tanto attesa ed indispensabile inversione di tendenza.