Isernia – Non abbassare la guardia e far finta che va tutto a gonfie vele per la sicurezza scolastica. Dimostrare che i genitori sono attenti ad ogni decisione intrapresa dall’amministrazione comunale nell’interesse dei loro figli.

Questo lo scopo della manifestazione di ieri domenica organizzata dai genitori degli alunni delle scuole primarie di Isernia e dal comitato dei genitori degli alunni della Giovanni XXIII° presso la villa comunale della città.

Una manifestazione che più che una protesta per come la si poteva immaginare, si è rivelata una festa di inizio anno scolastico per gli alunni che oggi lunedì affrontano il primo giorno di scuola.

Le polemiche non sono comunque sedate, i cartelli, le scritte e un allestimento di una tenda hanno significato la precarietà con cui genitori e alunni si imbattono nel quotidiano con le scelte amministrative per garantire ai loro figli sicurezza scolastica, in ambienti consoni e adeguati, dove nessun alunno, in nessun plesso scolastico deve essere lasciato a se stesso.

Difficile in questo momento avere le giuste accortezze per tutti e le critiche  dell’ultimo periodo, con il botta e risposta tra genitori e amministratori comunali, giustifiche, lavori iniziati forse tardi per alcuni plessi, come quelli di adeguamento del Centro Anziani di Via Umbria e le dislocazioni negli stabili più adatti, ma carenti di quei servizi essenziali di cui una scuola moderna dovrebbe disporre, hanno indotto ad una giornata di raccolta, in un clima collaborativo,  senza toni aggressivi, ma fermi nelle proprie richieste.

I genitori hanno palesato la volontà di dare una mano in ogni azione che il comune voglia intraprendere, finalizzata al miglioramento generale della gestione delle scuole.

Un riscontro positivo, per gli organizzatori, per alunni e genitori, un buon viatico di inizio anno che smorza i toni polemici dell’ultimo periodo e si prepara ad un lungo autunno/inverno di disponibilità ad agire in sinergia con l’amministrazione in carica e dirigenti scolastici per colmare quei gap evidenti che in un contesto di salvaguardia dell’incolumità degli alunni a qualunque costo – come è giusto che sia – sono state penalizzate in alcuni stabili adibiti a scuola, quelle attività necessarie al buon andamento scolastico: mense, palestre, spazi adeguati alla socializzazione e alla creatività.

Su quale piano si gioca la sfida dell’anno scolastico appena iniziato?

Permettere a tutti gli alunni in ogni contesto di vivere adeguatamente la vita da scolari, non affidare quindi al fato, alla fortuna che i piccoli studenti siano ospitati in plessi migliori rispetto ad altri. Ogni genitore vuole il meglio per i propri figli, ed è qui che bisognerà colmare quelle diversità e trovare soluzioni che oltre all’adeguamento sismico indispensabile, offrano parità di trattamento scolastico senza penalizzare alcuno.