Interminabile, e sotto molti aspetti pericolosa, ricostruzione posterremoto a Venafro ad oltre trent’anni dal sisma ! Case inaccessibili ed impalcature edili ancora oggi installate a ridosso di palazzi ristrutturati : perché succede tutto questo ?

Le domande di tanti venafrani in materia di ricostruzione posterremoto : “Possibile mai che a Venafro sia ancora da ultimare la ricostruzione posterremoto ad oltre 30 anni dagli eventi sismici che nei primi anni ’80 investirono la città ?”. Ed ancora : “Perché succede tutto questo? Quando finalmente si ultimeranno gl’interventi in corso, rimuovendo le impalcature ancora in piedi e rendendo finalmente abitabili e non più pericolose le case tuttora interessate da risanamenti, riparazioni e ricostruzione ?”. Sono g’interrogativi della gente comune, stanchissima ormai di vedere ancora in giro per il centro abitato impalcature e situazioni di pericolo per la mancata ultimazione della datatissima ricostruzione. Esempi in tal senso sono sotto gli occhi di tutti lungo via Garibaldi, a ridosso del monumentale storico Museo Nazionale di Santa Chiara, e appena dopo il cosiddetto “Arco di Porta Nova”, luogo nevralgico del centro storico. Impalcature installate da tempo immemorabile, lavori di recupero interminabili e potenziali pericoli di stabilità sia per gli edifici interessati dai lavori che per le costruzioni attigue. Sommando il tutto si ricava un’unica soluzione : completare la ricostruzione, considerato che dalle scosse -per fortuna non devastanti- dei primi anni ’80 sono trascorsi oltre trent’anni. Siamo cioè ad un record per la nostra città, purtroppo però di segno negativo !

Tonino Atella