Duecento venafrani circa si sono avvicinati al gazebo del Movimento Nazionale per la Sovranità (MNS) in piazza D’Acquisto a Venafro per sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare sulla legittima difesa. A firmare ambosessi di tutte le età e di ogni estrazione, ribadendo quanto il tema sia di massima attualità e sentito da tantissimi italiani, molisani compresi. Soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa dai rappresentanti locali, provinciali e regionali del Movimento, che hanno sostato in piazza D’Acquisto per l’intera mattinata in modo da consentire a tutti la sottoscrizione della proposta di legge. “C’è stata una buona affluenza -spiega Franco Di Zazzo, referente provinciale di MNS per Isernia- ed alla fine abbiamo sfiorato le duecento firme, ossia un risultato eccellente. Stesso riscontro in tant’altri Comuni del Molise a conferma di quanto tutti avvertano l’esigenza della legittima difesa domestica, quando viene violata la proprietà e l’abitazione privata”. Dagli stampati di MNS il discorso si allarga, ribadendo il concetto di fondo : la difesa della propria casa deve essere sempre legittima. Nel merito i promotori della raccolta di firme puntualizzano che “i sempre più frequenti episodi di cronaca, che mostrano una vera e propria emergenza sicurezza nel Paese, hanno spinto il MNS a lanciare una proposta di legge volta a riscrivere le norme del codice penale sulla legittima difesa. Il nostro obiettivo è quello di evitare che le vittime di aggressioni in casa propria, divengano degli imputati costretti a difendersi nei tribunali e a risarcire i loro aggressori. Crediamo nel diritto all’autotutela dei cittadini, che sottende la difesa immediata contro chi illecitamente sta pregiudicando il possesso dei beni materiali e mettendo in pericolo l’incolumità fisica delle persone”. Quindi i tre principi assoluti perseguiti dal MNS : 1) la perfetta proporzionalità tra offesa e difesa deve tener conto dello stato psicologico della vittima che non è messa in condizione di ponderare lucidamente la sua reazione se crede di essere in pericolo di vita e deve reagire in pochi attimi ; 2) gli strumenti ed eventualmente la armi adoperate da chi si difende non devono essere giudicate come sproporzionate se la vittima non ha altro con cui difendersi da un pericolo certo e violento alla incolumità fisica ; 3) la difesa domestica deve considerarsi sempre lecita contro chi si introduce illegalmente e clandestinamente in una privata abitazione. Sul tema la conclusione del Movimento Nazionale per la Sovranità : “Il concetto stesso di Sovranità, cioè essere padroni a casa propria, come popoli e come persone, deve valere nel caso concreto di chi deve difendere la propria vita e la propria famiglia”. La sottoscrizione proseguirà nei prossimi giorni in altri centri del Molise.

Tonino Atella