Da un fanciullo venafrano, rimasto a guardare a fondo le foto delle immagini sacre del Patrono San Nicandro, ossia sia quella del ‘600 napoletano rubato nel 1986 dalla Chiesa di Cristo e non più ritrovata, e l’altra realizzata l’anno successivo nel 1987, ed attualmente venerata e portata in processione dai venafrani, arrivano considerazioni decisamente significative data l’età del piccolo : “Quanto era bello il San Nicandro rubatoci !”, attacca il fanciullo. “Perché l’hanno portato via e soprattutto perché non lo si ritrova ?”. Ed ancora : “Il busto argenteo del Patrono di Venafro realizzato a Napoli nel 1.600 –aggiunge il giovanissimo- ha una bellissima espressione sorridente che tanto coinvolge. L’attuale immagine invece è molto più seria, ossia assai diversa dalla precedente”. Quale delle due immagini è la tua preferita ? “Certamente la prima, quella rubataci. Sorride, avvicina e coinvolge. Si fa tanto apprezzare e personalmente la preferisco”. Ma non c’è più, proviamo a replicare, ed allora ? “Rivolgo un appello ai ladri –replica schietto il piccolo- e alle forze dell’ordine : ai ladri dico di riportarci l’immagine storica del nostro Santo Patrono, alle forze dell’ordine di impegnarsi al massimo per il suo ritrovamento, anche se sono passati decenni dal furto”. E se un giorno verrà ritrovato e restituito a Venafro il San Nicandro della Scuola Orafa Napoletana del ‘600 ? “Sarebbe bellissimo ! Li porteremo entrambi in processione, sia quello rubatoci nel 1986 che il nuovo dell’anno successivo ! Aspetto con gioia ed impazienza che tanto avvenga, e come me tanti miei coetanei !”.

Tonino Atella