“I dati diffusi dall´ISTAT per il mese di giugno segnalano una negativa inversione di tendenza del nostro mercato del lavoro con un aumento della disoccupazione che, invece, ancora più marcato per quanto riguarda quella giovanile.”
Questo il commento della Segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo, ai dati diffusi quest’oggi dall’ISTAT riguardo al mercato del lavoro.
È preoccupante, continua la sindacalista, che la diminuzione degli occupati interessi prevalentemente quelli con contratti a tempo indeterminato e che, a fronte di una flessione generale dell’occupazione, i contratti a tempo determinato continuino a crescere segnando, su base nazionale, un nuovo record storico, raggiungendo i 3 milioni e 105mila.
A giugno anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) purtroppo risale, raggiungendo il 32,6%, in rialzo di 0,5 punti percentuali su maggio. L’Istat evidenzia ancora come il livello degli under25 in cerca di occupazione sia nettamente inferiore al massimo raggiunto nel marzo del 2014 (43,5%) ma ancora di 13 punti superiore rispetto al minimo toccato nel febbraio del 2007 (quando era 19,5%).
In questo contesto, le modifiche introdotte dal Decreto “dignità” volte a limitare l’utilizzo dei contratti a termine rischiano di essere vanificate dalla reintroduzione dei voucher che aumenteranno la precarietà peggiorando ulteriormente le condizioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Come se non bastasse, prosegue la sindacalista, anche i prezzi continuano a salire e l’inflazione a luglio segna un’ulteriore accelerazione, la terza consecutiva, salendo all’1,5% dopo l’1,3% del mese precedente e toccando così il livello più alto dall’aprile del 2017, secondo i dati Istat.
Conseguentemente, nell’ultimo mese, i prezzi dei beni alimentari e legati a casa e persona, il cosiddetto carrello della spesa, sale al 2,3% (dopo il 2,2% di giugno)”.
“Questi numeri, conclude Boccardo, lasciano spazio a poca fantasia: è necessario attivarsi con misure urgenti volte alla crescita attraverso azioni concrete e decise, per bloccare questo trend negativo. E la frenata dell’occupazione registrata anche nella nostra regione ci preoccupa in quanto mette ulteriormente a rischio un sistema socio economico già estremamente fragile.
Occorre tenere alta l’attenzione e mettere in campo iniziative finalizzate alla ripresa economica e al mantenimento dei livelli occupazionali sempre più a rischio se non si pianifica un nuovo modello di sviluppo.”