Considerazioni particolari sulla vigilia in corso delle elezioni amministrative venafrane del prossimo 10 giugno coi cui rinnovare il quadro amministrativo in cima al Palazzo di città di piazza Cimorelli. Prima di entrare in tale discorso, sia consentita una puntualizzazione. Non a caso si è usata l’espressione ”in cima” per riferirsi a gabinetto di sindaco, sala giunta, segreteria ed altro, essendo situati ad altezze e piani decisamente impossibili per i portatori di handicap fisici, stante l’assenza di qualsivoglia aiuto/soccorso per tali sfortunate categorie all’interno del citato Palazzo di Città di piazza Cimorelli. Qualcuno di siffatta doverosa sottolineatura si era tanto risentito. Ciononostante è opportuno riproporre questa difficile realtà venafrana proprio alla vigilia del voto amministrativo del 10 giugno, auspicando interventi in qualche modo risolutori da parte del futuro quadro amministrativo della città che uscirà dall’urna del 10 giugno. Pensare cioè anche a chi si sposta con difficoltà, perché tutti possano fruire in uguale misura di naturali diritti, quali l’accesso agli uffici pubblici della città. Certo, tanto si è fatto e si sta facendo in altri immobili municipali, ma è inconfutabile che proprio il Palazzo di Città di piazza Cimorelli, ossia quello maggiormente richiesto e frequentato dalla collettività venafrana, continui ad essere il meno fruibile dai portatori di handicap fisici stante le tante ed insormontabili barriere architettoniche, sotto forma di piani e gradini altissimi. Passiamo adesso alle particolari, ed auguriamoci giudicate simpaticamente da parte dei destinatari …, considerazioni di questa vigilia elettorale venafrana. Appare decisamente stressante il “mestiere” (in senso buono, ovviamente) del candidato, ma anche gli elettori non se la passano affatto bene. I primi, i candidati, hanno le sembianze (non se la prenda alcuno/a, perché quanto segue viene affermato con bonario sorriso sul volto) di quei poveri “diavoli” che vanno alla disperata ricerca di qualcosa, senza fermarsi dinanzi a niente e a nessuno. Girano di qua, vanno di là, fermano amici e conoscenti in macchina, bussano in tutti i condomini, non lasciano un solo portoncino del centro storico senza chiedere che venga aperto per parlare con chi abita in casa ect.. “E’ stressante -affermava schiettamente un candidato- raggiungere la gente e parlare con tutti. Ognuno che racconta fatti propri, che ha da chiedere e che sollecita questo e quell’altro. A fine giornata, mi creda, rientro a casa distrutto ed avvilito !”. Questo ed altro i candidati lo fanno da soli ? Assolutamente no ! Tutta la famiglia è in movimento, in azione, con papà, mamma, sorelle, fratelli, nonni ect. che distribuiscono santini e facsimili del congiunto a tutti e non appena se ne presenta l’occasione. Così come depliant lasciati ed attaccati ovunque, alla pari dei maxi manifesti esposti su vetrine di negozi, ai balconi, dinanzi ad attività commerciali e via di questo passo. Si studiano frasi ad effetto per colpire l’attenzione generale, ci si ingegna per pieghevoli e depliant particolari ed ognuno cerca di dare il massimo anche attraverso la propria immagine. E così Venafro risulta tutta imbandierata di sorrisi accattivanti di questo o quell’altro candidato/a, che sorridono sui propri manifesti sperando nella fiducia in cabina elettorale. Si accennava agli elettori, che nella fattispecie non se la passano affatto bene relativamente a pressioni e richieste. Un esempio ? Il mercoledì mattina, cioè ieri, era mercato ambulante a Venafro, ebbene i candidati e i loro congiunti “in azione” tra gli stand superavano di gran lunga … le bancarelle degli ambulanti ! “Alla fine fin è simpatico -dichiarava un elettore- perché si ricevono un sacco di sorrisi e di saluti ! E’ certamente questo l’aspetto maggiormente positivo dell’intera faccenda, fermo restando certi assilli senza soluzione di continuità”. Candidati ed elettori quindi praticamente sulla stessa barca, con stress per entrambi ! E il 10 giugno è ancora lontano …, per cui viene naturale chiedersi cos’altro e quant’altro ci si inventerà da parte dei candidati e dei loro congiunti per guadagnare simpatie e voti in cabina ! L’importante comunque è che al tirar delle somme si scelga e si voti per bene tra le due liste civiche in lizza, nell’interesse dell’intera collettività cittadina che ha tanto bisogno di un futuro di certezze e garanzie.
Tonino Atella