. In seguito all’assenza dei rappresentanti di Fratelli D’Italia alla prima riunione dei partiti di centro destra di sabato scorso, in seguito alla dichiarazione di indisponibilità al dialogo del coordinatore regionale del partito della Meloni Filoteo di sandro, il quale ha annunciato che prima di sedersi al tavolo per discutere di comunali ad isernia, bisogna sciogliere la matassa delle problematiche mai risolte a livello regionale. Il quinto assessore esterno in quota lega. Per fratelli d’italia illegittimo, come illegittima è stata l’estromissione dei 4 consiglieri surrogati e le questioni sanitarie irrisolte. Insomma, nervi scoperti i quali pesano come un macigno sull’unità del centro destra. Su Isernia, si è riscontrata una posizione scomodissima della Lega. Nel fine settimana il deputato del carroccio, coordinatore regionale del partito di salvini Jari colla, ha evitato di rilasciare dichiarazioni. Ritornato a Roma, con la bile ingrossata, dopo una riunione in cui si è solo sancita la responsabilità di scelte avventate per l’unità dei partiti di centro destra in regione, imputabili per il quinto assessore esclusivamente alla Lega e alle sue forzature. Prima di tornare a parlare di unità, bisognerebbe contarsi, sono i voti quelli che contano per eleggere i propri rappresentanti e pretendere di poter posizionarne uno al vertice. La Lega su Isernia da sola e con i rappresentanti che la compongono, non ha quella forza per poter dettare condizioni, come può invece permettersi Fratelli D’Italia che ha captato nelle sue fila l’ex Presidente michele Iorio che nel silenzio assenso alla riunione di sabato, ha fatto intendere di condividere le scelte del coordinatore regionale, bisogna che ci siano chiarimenti in alto prima di procedere con la scelta di un candidato sindaco ad Isernia.  La responsabilità ricade anche sul Presidente Toma Forzista, chiamato in causa come autore delle scelte non condivise dai meloniani. Situazione quindi incandescente per il momento. L’unico moderato ottimismo si può attingerlo dal fattore tempo. Si è ancora in zona verde per poter chiarire e aggiustare il tiro, al fine di mettere tutti d’accordo. Prevista a breve un’altra riunione dei partiti di centro destra chissà se a monte saranno state affrontate e risolte le vecchie diatribe.