Sit in del comitato no lotto zero: un appello per la più ampia partecipazione
Il Coordinamento Molisano delle Sinistre di Opposizione (sezioni molisane PCI, PCL, PMLI, LA CITTA’ FUTURA) sostiene la il sit in di VENERDI 29 OTTOBRE ALLE ORE 15.00 promosso dal COMITATO “NO LOTTO ZERO” IN LOCALITA’ CITERNA MIRANDA.
Un’opera inutile e dannosa: ben otto viadotti e ben due gallerie per unire il bivio di Pesche e di Miranda che sono già collegati dalla statale, dal costo previsto di ben 174 milioni (per ora) per soli 5 Km (circa 35 milioni a Kilometro).
Non serve a nulla come abbiamo dimostrato in dettaglio: né a snellire il traffico di Isernia Nord né ad abbreviare il collegamento Isernia Castel Di Sangro (scopo già ben raggiunto dal Lotto 1). La stessa ANAS confessa che serve ad un traffico molto esiguo (che di fatto è solo quello Campobasso – Castel Di Sangro) già collegato con la statale al lotto 1 in un brevissimo tratto).
La mega opera spropositata dunque non serve a nulla se non al profitto delle cricche borghesi del cemento di probabile livello nazionale o multinazionale.
Ma alla beffa erariale si aggiunge il danno gravissimo, con lo scempio del paesaggio, il taglio sconsiderato e sciagurato di migliaia di alberi che è in corso in questo giorni, la messa a repentaglio delle acque sorgive delle sorgenti San Martino e di Miranda stante quanto relazionato nell’aula consiliare di Miranda il 6 ottobre scorso da un qualificato geologo locale, per non parlare del consumo inutile di verde e suolo agricolo conseguente alla cementificazione selvaggia , nonché delle criticità archeologiche (sono in corso sondaggi sul sito).
Questa spropositata mega opera è la dimostrazione di cosa sia la dittatura del capitale sulla maggioranza della società.
Nonostante tutte le eccezioni poste non solo sul piano erariale, per lo sperpero di milioni di euro che potrebbero servire per un piano straordinario di occupazione lavorativa locale nelle tante opere utili negate, come ad esempio la bretella di Venafro, il Ponte Sende, le frane e via dicendo, nonché dei servizi essenziali inesistenti, del saccheggio paesaggistico, ambientale e di risorse naturali, ma persino sullo stesso piano delle illegalità amministrative ed erariali, continuano come carri armati e velocissimi in questa devastazione annunciata in danno alla collettività ed alle nuove generazioni.
Rivolgiamo un appello per la più ampia partecipazione popolare, a tutti coloro che vogliono evitare che hanno a cuore il territorio, l’ambiente , le acque, le sue risorse, la loro valorizzazione, la vera prospettive per il lavoro, lo sviluppo e l’occupazione.
Una battaglia parziale da legare alla prospettiva di cambiamento verso una società diversa governata dai lavoratori dove la dittatura e la legge del profitto imposta da una minoranza di capitalisti, speculatori e sfruttatori, dovrà cedere il posto all’interesse della collettività.