Nel mentre al Nord riparte la filiera bieticolo – saccarifera, a Termoli nonostante le visite e gli impegni del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e del Governo, lo Zuccherificio ha chiuso i battenti perdendo anche l’opportunità di utilizzare le quote zucchero per la campagna di lavorazione 2017, i dipendenti sono finiti in mobilità e parte dei macchinari sono stati aggiudicati a società del Nord che li rivenderanno agli iraniani o ad altri.

Con i fondi della mobilità in deroga 2015 – 2016 destinati a 2 mila disoccupati molisani si stanno paventando ipotesi di politiche attive per i 70 lavoratori con una visione di corto respiro tesa solo a far passare la nottata.

Chiusa l’ITTIERRE la provincia di Isernia è allo stremo tra periodi di mobilità già finiti e assenze di prospettive di reindustrializzazione del territorio, di investimento e di tutela del reddito per i 2 mila addetti diretti e dell’indotto. Per il Governo che ha gestito con il MISE la procedura di commissariamento della IT Holding e delle società collegate, la questione non si pone. Passata la festa. Gabbato lo Santo!

I metalmeccanici di Pozzilli – Venafro collocati in mobilità da aziende chiuse o che hanno ridotto il personale si ritrovano nella stessa situazione dei loro colleghi dell’ITTIERRE, senza politiche attive e senza opportunità di reimpiego.

Sulla GAM, al Ministero per lo Sviluppo per il Governo non partecipa nessuno alle riunioni, basta vedere l’ultimo verbale del 15 febbraio per prendere atto che di Roma c’è solo una diligente funzionaria ministeriale, come dire che per il Governo, per il Ministero del Lavoro, e per lo stesso Ministero dello Sviluppo, se il Gruppo Amadori ed i sindacati sottoscrivono o meno un accordo per il rilancio della filiera avicola, il problema è del Molise o solo del Molise.

Come mai per altre vertenze di respiro nazionale ai tavoli ci sono i Direttori Generali dei Ministeri, i Sottosegretari, i Vice Ministri o gli stessi Ministri, e a quello della GAM c’è un vuoto anche di semplici funzionari del Ministero del Lavoro che potrebbero chiarire se c’è o meno un altro anno di cassa integrazione o se la NASPI è fruibile o meno per tutti i 280 dipendenti GAM.

Il Governo e la Regione pensano di risolvere la Vertenza Molise con un mini accordo al MISE sulla filiera avicola, e qualche micro misura regionale specifica, seguendo un’impostazione che separa gli investimenti pubblici alle imprese, regolati dall’Accordo di Programma e altre disposizioni di legge, con la ricollocazione lavorativa dei 2800 addetti dell’area di crisi.

Una scelta sbagliata che penalizza il territorio e che non vincola il Governo ad appostare risorse straordinarie per sostenere la provincia di Isernia e l’area di Bojano e del Molise Centrale. Sinistra Italiana si batterà per ottenere impegni certi, risorse adeguate e una prospettiva concreta di rilancio produttivo del Distretto Industriale Bojano – Isernia – Venafro.  Lo dichiarano Angelo Minotti, Sara Ferri, Gigino D’Angelo, Elisabetta Brunetti e Anna Spina (Sinistra Italiana Molise).