La struttura commissariale nel ridurre il numero di malati di altre regioni che vogliono venire a curarsi in Molise, non farà altro che aumentare il debito sanitario nelle casse regionali.

270 milioni in dieci anni, a tanto ammonta il saldo della mobilità attiva nella sanità del Molise, cioè i rimborsi delle spese mediche dei residenti di altre regioni che hanno scelto le eccellenze sanitarie molisane per curarsi, nel decennio che va dal 2011 al 2021. Oggi i commissari vogliono ridurre la mobilità attiva, in pratica vuol dire aumentare il debito sanitario del Molise.

Infatti, per l’ammontare dei residui attivi, il Molise è la quinta regione in Italia, l’unica “virtuosa” del Centrosud. Un saldo tra entrate e uscite (per i molisani che vanno a curarsi fuori) di ben 271 milioni di euro che, nel decennio 2011-2021, sono entrati nelle casse della Regione Molise per via del saldo decisamente in attivo, tra chi parte e chi invece arriva in Molise per salvarsi la pelle.

Un’eccezione nel deserto del Centrosud. Attorno regioni letteralmente dissanguate dalla mobilità passiva dei viaggi della salute. Guida la Campania, la poco onorevole classifica, con una spesa di 2,7 miliardi di euro. Seconda per “dissanguamento” la Calabria, che perde più o meno la stessa cifra ma con un terzo di residenti (quindi potenzialmente quella che ci rimette di più). Male anche i conti della Puglia, che spende nel decennio considerato 1,8 miliardi di euro per curare i pugliesi fuori regione. Ma perde tanto anche il Lazio, meno 2,2 miliardi e l’Abruzzo, con meno 823 milioni.

In attivo solo la Lombardia, che guida la classifica, poi Emilia, Toscana, Veneto, Molise e Friuli Venezia Giulia. Il piccolo Molise è quinto in Italia a produrre ‘’ricchezza sanitaria’’ ed è l’unica regione di un Centrosud che, complessivamente, ha speso 14 miliardi di euro nel decennio in questione per curare i residenti fuori regione. Tanto, troppo.

Si salva solo il Molise, con 271 milioni di attivo in 10 anni.  E parliamo di saldo, cioè di mobilità attiva meno quella passiva. Se guardassimo solo al totale della mobilità attiva, senza considerare la passiva, scopriremmo che le eccellenze sanitarie del Molise hanno portato nelle casse della Regione circa un miliardo nel decennio considerato.