Don Salvatore Rinaldi, Parroco di Don Orione a Venafro : “Solo diceria popolare. Mancano atti e documenti ufficiali. Invito a consultare l’importante biblioteca dei Frati Benedettini di Monte Cassino per risolvere definitivamente la questione”
di Tonino Atella
Periodicamente si rincorrono le voci circa la presenza anche a Venafro nel 1.200 di San Francesco, il Frate d’Assisi, nel corso della sua “peregrinatio” nel meridione d’Italia per raggiungere Roma ed inginocchiarsi al cospetto del Papa dell’epoca.
Di siffatta delicata questione parliamo col Parroco di Don Orione a Venafro, titolare anche della Chiesa di San Giovanni in Platea comunemente detta Chiesa di San Francesco attigua all’antico ed oggi scomparso Convento di San Francesco, Don Salvatore Rinaldi.
Don Rinaldi le risulta che nel corso del 1.200 San Francesco sia stato anche a Venafro ?
“Solo dicerie popolari -attacca il sacerdote- mentre mancano documenti ed atti ufficiali che lo attestino. Si, la gente ne è convinta, ma non ci sono riscontri che lo confermino con assoluta certezza”.
Quale titolare di San Giovanni in Platea, da tutti detta Chiesa di San Francesco, lei non dispone di atti ufficiali al riguardo ?
“I documenti storici della predetta chiesa partono dal 1.400, per cui di epoche precedenti non ci sono atti”.
E le voci di personaggio religioso assai importante nell’antico ex convento di via Maiella, oggi di proprietà privata, alla periferia est di Venafro ?
“Trattasi di Papa Celestino V, alias Pietro da Morrone, che in effetti stette a Venafro in tale sito. A conferma di ciò, riferisco che anni addietro diversi Parroci della Diocesi d’Isernia/Venafro ci raccogliemmo in preghiera dinanzi all’antica costruzione, nel ricordo della storica presenza di Celestino V”.
Tornando a San Francesco ed alla sua ipotetica presenza a Venafro nel corso del 1.200 cosa suggerisce per risolvere e chiarire ufficialmente la questione che tanto sta a cuore all’opinione pubblica venafrana ?
“Penso ci sia un’unica cosa da fare” -aggiunge il Parroco di Don Orione -“Occorre consultare la ricca ed assolutamente affidabile biblioteca dei Frati Benedettini di Monte Cassino, fonte preziosa di informazioni e dati altrove introvabili. Solo lì è possibile sincerarsi senza ombra di dubbio circa la presenza o meno di San Francesco a Venafro nel corso del 1.200, che al momento resta solo una diceria popolare, per quanto bellissima !”.