di Pietro Tonti

Dopo l’approvazione del Bilancio pluriennale, tra i membri della maggioranza vi è grande soddisfazione e ottimismo per le misure a fondo perso che dovrebbero dare  ristoro alle piccole e medie aziende. Usiamo il condizionale, in quanto tra il dire e il fare, bisognerà vedere se Toma riuscirà a limitare la burocrazia e rendere immediatamente disponibile il denaro. 10 mila euro a fondo perso andranno alle imprese fino a 200 mila euro di fatturato. Alle aziende con fatturato superiore a 200 mila euro andranno l’80% dei costi di produzione dal primo giugno al 31 dicembre 2020, fino ad un massimo di  50 mila euro sempre a fondo perso. Lo riferisce nei dettagli il Consigliere regionale Andrea Di Lucente, Presidente della Prima Commisione Consiliare che ha redatto e relazionato sul Bilancio di Previsione pluriennale 2020/2022 in Consiglio regionale per l’approvazione. Si tratta di misure attese, che vanno ben oltre i 5 mila euro stanziati per le piccole imprese quale prestito agevolato con Finmolise, dove hanno accesso solo le p.Iva che sono in regola con banche, durc e pagamento tasse. Mentre sono tantissime le piccole imprese già in difficoltà prima dello scoppio della pandemia, le quali per mancati incassi, non hanno un rating bancario favorevole per contrarre altri debiti e non sono in grado di onorare l’impegno contributivo Inps per avere il famigerato Durc. Di Lucente, ottimista sulle misure che sono state programmate fino alla data del 31 dicembre 2020, fino a quando nel 2021 il Molise rientrerà nell’Obiettivo Uno europeo e ci saranno misure agevolative straordinarie per le imprese. Insomma, si spera che nel giro di qualche settimana possano avere ristoro le piccole e medie imprese che stanno vivendo momenti drammatici e ancora più i titolari sono preoccupati per la ripresa e le tante norme che dovranno essere adottate per il distanziamento sociale. Il motto: “andrà tutto bene!” Viene condizionato solo dal fatto: “se arrivano i soldi!”.