La storia del 60enne poliomelitico Pietro Giacchetti, originario di Napoli e residente a Venafro con la famiglia
di Tonino Atella
La disabilità psicofisica del genere umano, problema reale di sempre. Ne soffrono in tanti che sovente chiedono alle istituzioni pubbliche attenzioni ed interventi per alleviare le personali difficoltà e vivere una esistenza degna di essere vissuta. E le istituzioni, sotto la spinta di leggi moderne ed al passo coi tempi, ma soprattutto in punto di diritto riconoscono la necessità d’intervenire affinché il disabile non si senta o non viva in maniera svantaggiata ma del tutto alla pari coi normodotati. Servizi ed attenzioni cioè ideati dallo Stato al fine di garantire al disabile una esistenza all’impronta della normalità. Non sempre però questo accade e non di rado, purtroppo, le cronache dei media riferiscono di situazioni assurde che penalizzano il diversamente abile. Questo accade in Molise come in altre zone d’Italia e la cosa non è certo indice di civiltà e progresso. Di contro, e fortunatamente questa volta il risvolto della medaglia è ampiamente positivo e tale da soddisfare, c’è il privato che si adopera in proprio e in maniera intelligente, fattiva e concreta per venire incontro alle necessità del diversamente abile, rendendogli l’esistenza assolutamente agevole e normale, il più delle volte senza la necessità d’investire patrimoni personali ma facendo uso intelligente della testa e del cuore. Lo riferisce il 60enne pensionato di origini napoletane e residente a Venafro, Pietro Giacchetti, affetto da esiti di poliomelite agli arti inferiori e come tale costretto sulla sedia a rotelle. L’uomo, ammogliato con figli, attesta infatti delle attenzioni di assoluta civiltà e progresso ricevute in Abruzzo nel corso delle proprie ferie estive al mare, durante le quali il poliomielitico che ha perso l’uso degli arti inferiori ha potuto fruire di bagni al mare, di rilassanti relax nella struttura turistica che lo ospitava e della completa fruizione dello stesso complesso balneare, non esclusa la pratica del proprio hobby naturale ossia cucinare, grazie all’intelligente e motivato apporto del titolare dello stabilimento e del personale dipendente. Pietro Giacchetti cioè in Abruzzo, esattamente a Gulianova, è stato messo a suo pieno agio e tutto questo grazie essenzialmente al privato presso cui aveva scelto di trascorrere le ferie estive assieme alla propria famiglia. E’ il classico caso in cui, a prescindere dalle istituzioni pubbliche che come detto fanno comunque il loro dovere nel merito, sono soprattutto i privati che con senso di civiltà e spiccata educazione socio/umanitaria sanno garantire al prossimo i diritti naturali e basilari della vita, compreso il pieno godimento di ferie, riposo, relax e divertimento nonostante la disabilità accusata. Ed allora W l’intelligenza umana !