Una volta in stretto dialetto venafrano era detto “ I’ vich’ ri’ zingher’ “, Il Vico degli Zingari, abitandovi in prevalenza rom. Era alquanto buio, poco curato, relativamente in ordine, per lo più cadente e si preferiva non attraversarlo specie a tarda sera per le condizioni in cui versava. Oggi Via Foro Augusteo, la nuova denominazione dello stesso vicoletto che collega la Villetta del rione Ciaraffella a Via Amico da Venafro, sul retro della Chiesa di San Sebastiano a Porta Nuova, è tutt’altra cosa grazie all’impegno ed alla dedizione di quanti vi abitano. Tanto verde ad abbellire, fiori e piante che arredano, ingressi delle abitazioni in ordine, buona luminosità in strada e tutta un’altra storia rispetto all’allora “ Vich’ ri’ zingher’ “. Gli odierni abitanti di via Foro Augusteo : “Pensiamo sia una delle strade maggiormente curate e in ordine della nostra città. Ci impegniamo tutti perché il nostro vico sia accogliente, attraente e bello a vedersi. E’ merito di tutti coloro che vi abitano e di tanto sinceramente siamo assai orgogliosi !”. Ecco la dimostrazione pratica di quanto e come l’abitato cittadino possa cambiare in meglio grazie all’impegno ed alla dedizione dei cittadini. Ed allora “Chapeau”, tanto di capello, ai residenti di Via Foro Augusteo, vicoletto dal nome altosonante che ha cambiato faccia e pelle grazie ai propri abitanti.

Tonino Atella