di Pietro Tonti

In provincia di Isernia con circa 100 mila abitanti rispetto a quella di Campobasso, con 200 mila abitanti circa, si rilevano il doppio dei positivi, un fenomeno devastante che va affrontato, come il mancato tracciamento degli asintomatici, un altro grave problema, volutamente ed erroneamente sottovalutato dalle regioni, per evitare il diffondersi ulteriore del contagio.

Ma questa sostanziale differenza tra le due province molisane e l’esponenziale contagio che stiamo registrando in Provincia di Isernia, superiore addirittura a città quali Pescara, L’Aquila e Chieti in questi ultimi giorni, è attribuibile esclusivamente alle scuole, come abbiamo affermato ieri e, oggi ribadiamo con forza.

Vi è in provincia di Isernia l’esigenza di spostamenti per raggiungere i plessi scolastici con gli scuola bus, maggiore rispetto alla provincia di Campobasso, dove ancora ci sono tanti comuni che dispongono di scuole primarie e secondarie di primo grado, quindi gli spostamenti non necessitano di bus e contatti stretti senza distanziamento, come in molti comuni dell’isernino con plessi scolastici accorpati e tanti studenti costretti al pendolarismo scolastico.

Le scuole ripetono le infezioni della società e le amplificano, questo è certo.

Nei trasporti stipati per molto tempo nell’andata e ritorno, gli studenti non possono evitare  di contagiarsi e trasferire nelle case agli anziani e ai genitori il virus. La chiusura delle scuole è necessaria, se si vuole arrestare questa curva virulenta esponenziale.

Parrebbe che nella riunione di ieri dell’unità di crisi regionale si sia discusso anche di questo argomento, prendendo in considerazione  quello che stiamo affermando anche noi da giorni. Senza la chiusura totale delle scuole il fenomeno non si blocca e bisogna anche in questo caso farlo subito, al di là della posizione ideologica della Ministra Azzolina, se non si fermano le scuole, saremo sommersi di positivi e purtroppo di morti con o per covid delle persone anziane, come già sta avvenendo.

La dimostrazione della situazione criticissima della provincia pentra, la danno i numeri dei  ricoveri in terapia intensiva, 5 oggi della provincia di Isernia e solo uno della provincia di Campobasso;  le morti registrate sempre oggi, 3 su Isernia e 1 su Campobasso. Anche gli attualmente positivi confermano il dato critico della provincia di Isernia con 523 positivi rispetto a Campobasso con il doppio della popolazione con 445 positivi.

Ci auguriamo anche in questo caso che prima possibile il provvedimento di chiusura delle scuole, almeno per la provincia di Isernia, come richiesto anche da alcuni consulenti scientifici della regione Molise, possa essere applicato.

Per i genitori che lavorano – lo ribadiamo – deve garantirsi un ristoro economico per assumere una baby sitter che possa coprire tutto il periodo di chiusura delle scuole.

Bisogna scongiurare, per quanto sia possibile, il totale lock down come nella prima fase di marzo aprile, il quale eviterebbe vittime da covid, ma non quelle economiche da disperazione.