Una storica eccellente affermazione quella della mozione Scarabeo – Orlando a Venafro. Con un programma imperniato sull’eliminazione delle disuguaglianze e dei divari economici, sociali e territoriali che sempre di più dividono i cittadini, l’attuale Ministro della Giustizia, con questa sua mozione ha voluto chiedere al Paese, che da subito, si apra una nuova stagione dei diritti.
Ma questa sua affermazione locale, alle Primarie per la scelta del Segretario del Partito Democratico, con una vittoria netta, assume anche un significato politico che in questa parte del Molise, significa, soprattutto, la bocciatura del Governatore Frattura, promotore della candidatura dell’ex Segretario Matteo Renzi. Bocciata la sua politica che in questi anni di governo regionale ha penalizzato il territorio del venafrano e la provincia di Isernia in generale, a cominciare dallo smantellamento del Santissimo Rosario, passando per la soppressione di alcuni uffici e servizi, per finire con la difficile situazione ambientale in cui versa la Piana di Venafro.
Un segnale che indica come il momento politico, in questa parte del Molise, possa essere foriero di cattivi presagi per lo stesso Governatore che continua a essere distante dai veri problemi di questa gente e di questo territorio. Con una maggioranza già segnata da crepe difficili da sanare, la definizione del prossimo candidato Governatore per il centro-sinistra, alle regionali del 2018, potrà avere evoluzioni imprevedibili. I numeri, a Venafro, non hanno lasciato scampo né a Frattura, né al suo PD che in Molise è gestito alla maniera di “un uomo solo al comando”.
I numeri, dove la mozione Orlando, è stata promossa dal Consigliere Scarabeo, ha riportato 443 voti, pari al 57,5% che, sommati alla buona performance del candidato Emiliano, 186 voti pari al 18,5 %, mette Renzi, e quindi Frattura in netta minoranza in quest’area con 190 voti pari al 24%, ricordandogli che certe scelte e certi errori pesano eccome quando si andranno a chiedere consensi.