E’ stata approvata ieri sera in Giunta regionale la scheda tecnica dell’Avviso pubblico per gli “Interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale” che sarà pubblicato a breve con la massima pubblicità.

Si tratta di una misura economica, in seguito al D.M. n.107 del 2022 emanato dal Ministero della Cultura, che sarà utilizzata a sostegno delle opere di restauro e conservazione dei beni architettonici rurali di proprietà di soggetti privati o di proprietà pubblica ma affidati a privati da almeno cinque anni.

La dotazione finanziaria per il Molise ammonta a 4.179.740 euro, i soggetti beneficiari potranno usufruire di un cofinanziamento del 80% dei lavori per un massimo concedibile di 150 mila euro. Si potrà arrivare al 100% di finanziamento, sempre con la stessa soglia massima concedibile, se il bene è oggetto di dichiarazione di “interesse culturale”. L’investimento minimo presentabile è di 25 mila euro.

La procedura di selezione delle operazioni sarà “a sportello”, dunque l’ordine temporale di presentazione della domanda per via telematica tramite l’Applicativo determinerà rigorosamente l’ordine con il quale gli uffici competenti provvedono all’istruttoria dei progetti presentati, fino all’esaurimento della dotazione economica disponibile.

Gli interventi ammessi a finanziamento riguardano: risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale; interventi di manutenzione del paesaggio rurale; allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

E’ una misura di grande rilievo per il recupero di manufatti e beni rurali oramai in abbandono” afferma l’assessore Cotugno “l’intervento è teso a migliorare la qualità paesaggistica del territorio regionale, con il recupero di fontane, mulini, frantoi, muretti a secco, e tanti altri manufatti che fanno parte della storia dei nostri borghi. In questa maniera sarà possibile anche valorizzare al meglio, per scopi turistici, questi insediamenti che potranno arricchire ulteriormente il patrimonio culturale della nostra regione”.

Le domande risultate formalmente ammissibili saranno valutate da una Commissione appositamente istituita presso la Regione a cui partecipa un componente designato dal Ministero della Cultura. A ciascuna domanda sarà attribuito un punteggio complessivo da 0 a 100, con una soglia minima di qualità pari a 60 punti su 100. Saranno finanziate le proposte che avranno raggiunto il punteggio minimo di sufficienza, seguendo l’ordine temporale di arrivo su piattaforma.