sicurezza

di Christian Ciarlante

27 aprile 2016: Entro fine anno oltre 500 telecamere saranno installate in undici comuni del Moliseper garantire maggiore sicurezza. A darne l’annuncio in conferenza stampa a Palazzo Moffa furono il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno e i Consiglieri regionali Cristiano Di Pietro e Nico Ioffredi.

La gara d’appalto per l’attuazione del progetto è stata vinta dalla Siemens, ma alcune delle aziende escluse hanno fatto ricorso al Tar. Il Tribunale non ha concesso la sospensiva e entrerà nel merito il 18 maggio 2016. Di Pietro e Cotugno spiegarono di “essere fiduciosi” e che dopo quella data si sarebbe potuto rendere operativo il piano iniziando l’installazione delle telecamere che sarebbe stata completata entro duecento giorni.

Fu inoltre annunciata un’altra novità: i vertici nazionali hanno deciso di sperimentare in Molise, attraverso il Patto della Sicurezza, un nuovo sistema di videosorveglianza con l’installazione di cento telecamere che consentono di leggere anche le targhe dei veicoli e i volti delle persone.

“Il Viminale investe anche economicamente sul Molise – sottolinearono Di Pietro e Cotugno -, ritiene infatti di poter fare della regione un laboratorio e ha avuto parole di elogio per il lavoro che abbiamo svolto, per primi in Italia”.

Le telecamere previste dalla Regione sono 417 alle quali se ne aggiungono altre 100 per la sperimentazione con il Viminale. Saranno installate in undici comuni, quelli con più di 5mila abitanti. Sarà dunque coperto il 50 per cento della popolazione.  L’investimento della Regione per il progetto è di 2 milioni e mezzo di euro.

L’ultima nota a riguardo recitava: “Patto per la sicurezza, procede l’iter per la realizzazione del sistema regionale di videosorveglianza tecnologicamente all’avanguardia rispetto agli standard non solo italiani, ma anche europei. La Siemens Spa, la società che si è aggiudicata la gara per la fornitura delle telecamere da installare in 11 centri della nostra regione superiori ai 5mila abitanti e in altri 6 centri più piccoli dove saranno ubicate le antenne radio utili al funzionamento del sistema, ha presentato il progetto esecutivo. Ora la Regione avrà 30 giorni per verificarlo ed esprimere il parere“. La nota in questione risale al 9 novembre 2016, poi è calato il silenzio.

Ora, a distanza di un anno, sarebbe il caso di dare qualche spiegazione ai molisani, visto che il progetto è costato di 2 milioni e mezzo di euro. I punti di installazione sono stati decisi dagli uffici tecnici in collaborazione con le forze dell’ordine: 87 le telecamere assegnate alla provincia di Isernia, 332 a quella di Campobasso cui si aggiungono rispettivamente altre 24 e 60 videocamere dall’offerta migliorativa.

Doveva essere la panacea di tutti i mali o quasi, invece di questo passo potrebbe trasformarsi in uno dei tanti casi di sperpero di denaro pubblico. Accelerare l’installazione del sistema di videosorveglianza regionale deve essere una priorità; i cittadini onesti che pagano le tasse non possono più attendere.

La Regione Molise col Patto per la sicurezza ha messo a disposizione fondi proprio per contribuire ad arginare fenomeni delinquenziali che, sempre più spesso, mettono in difficoltà i contesti urbani in cui viviamo.