La delibera della Giunta Comunale di Isernia n.26 del 7 febbraio 2018 sulla metanizzazione, presenta diverse opacità di rilievo sociale e democratico per la città.
Primo. L’intervento di estensione della metanizzazione è stato limitato alle Località Corrado, Fonte Costanza, Breccelle, Asinina, San Lorenzo e Fragnete: fermo restando che ovviamente l’estensione a dette zone è cosa buona e da farsi al più presto, deve osservarsi che però rimangono escluse da tale servizio altre zone di Isernia, di cui raccogliamo le doglianze.
Né si comprende quale sia stato il “criterio di esclusione”: infatti nella premessa della delibera si parla “ zone svantaggiate”, ma si tratta solo di un’affermazione apodittica, dunque non sorretta da alcun parametro predeterminato. Ed è noto che l’assenza di criteri predeterminati in tali valutazioni è foriera di decisioni arbitrarie, le quali, soprattutto in periodo pre-elettorale o nel caso in cui vi siano amministratori residenti nelle zone interessate, fanno nascere naturali dubbi di opacità.
Secondo: dubbi di opacità per assenza di gara nell’affidamento.
La prospettiva per cui noi lottiamo è che tali servizi vengano affidati ad aziende pubbliche qualificate e sotto controllo sociale, liberate da interessi privati e di profitto.
Nondimeno, stante la privatizzazione, dobbiamo osservare che la trattativa privata diviene la procedura più opaca di affidamento.
Con la nuova normativa il servizio pubblico di distribuzione del gas naturale su base d’ambito territoriale può essere affidato solo mediante gara, e la pubblicazione del bando di gara doveva avvenire entro l’11/8/2017 (ex DM 226/2011): a tutt’oggi di tale bando non v’è traccia, nel mentre è scaduta la convenzione con l’attuale concessionario.
La Regione Molise doveva intervenire con poteri sostitutivi (v. citato DM) ma non l’ha fatto.
Vero che l’art. 14 co. 7 del D.Lgs. 164/00 prevede che nelle more del nuovo affidamento la vecchia società concessionaria continui a svolgere il servizio, ma solo nel limite di un anno dalla scadenza del contratto (anche qui la Regione ha il potere sostitutivo non esercitato).
Alla fine della giostra nessuna gara, sicché la Giunta di Isernia ha deliberato a trattativa privata una convenzione con l’attuale concessionario per la estensione della rete di tre Km e per una non definita “scontistica” per gli allacci.
Terzo: c’è una grave vulnus democratico, perché la Giunta ha scavalcato le prerogative del consiglio comunale: l’art.42 lettera e) del TUEL, riserva al Consiglio comunale l’ affidamento di attività o servizi mediante convenzione. Invero noi lottiamo per forme di democrazia superiori rispetto a quelle attuali dei consigli comunali; ma di certo la decisione in questione sarebbe stata più trasparente e democratica se trattata nel consiglio, anziché nella ristretta cerchia tra giunta comunale e società privata.
Ciò premesso chiediamo che la questione sia portata alla discussione del Consiglio Comunale, perché siano ascoltate anche le esigenze degli abitanti nelle zone escluse, perché si rimuovano le suddette inerzie foriere di trattative private e opacità, perché nella scontistica si usino criteri perequativi in funzione della condizione socio economica delle famiglie, e perché si pianifichi al più presto la metanizzazione anche delle parti della città sinora escluse.
27/03/2018 P.C.L. MOLISE – Nucleo di Isernia