Claudia Mistichelli: La politica deve essere a servizio del popolo e non il contrario.

“Mentre l’Italia è in crisi, il Molise è in coma profondo, speriamo non irreversibile. Tra le tante priorità ci sono: sicurezza, giustizia, legalità e certezza della pena, questi sono i principi per una società che si vuole chiamare civile. Nel Molise, terra completamente abbandonata dalle istituzioni e dalla politica, molti giovani, oltre che famiglie, sono costrette ad andare via e abbandonare la propria Terra. Solo creando una rete viaria e ferroviaria efficiente e incentivando il turismo, con un programma serio e reale, si possono avere risultati immediati e positivi in termini di lavoro e sviluppo, del nostro territorio. Il turismo è un indotto che include tutto un territorio e che porta vantaggio a commercio, agricoltura, creando posti di lavoro, in una regione come la nostra, dove non c’è nessuna possibilità di sviluppo industriale, è la prima soluzione da mettere in campo. Inoltre, la sanità pubblica è il vero dramma del Molise. Da 10 anni a questa parte stiamo assistendo, impotenti, alla chiusura di reparti, importanti e vitali, di tutti i nostri ospedali, praticamente una condanna a morte dei molisani. Anche la Cattolica, fiore all’occhiello del Molise, la quale, avrebbe potuto contribuire, insieme all’Università, allo sviluppo economico del nostro capoluogo di regione, grazie a politiche negligenti e indifferenti, sta morendo insieme a tutto il territorio molisano. Io non mi arrendo, non voglio essere complice della distruzione e scomparsa della nostra regione. Voglio vivere nel Molise e voglio che i miei figli e i miei nipoti, possano decidere di fare lo stesso. Non voglio che i giovani siano costretti a scappare dalla loro terra, come stanno facendo tanti molisani.”

Claudia Mistichelli