“Con il consueto stile di confondere le acque, il senatore Salvini pensa bene di fare tappa in Molise nel post lock-down. Una visita, tuttavia, che non è servita a proporre soluzioni ai tanti problemi della nostra regione, per i quali bene avrebbe fatto a spendersi, bensì per rivendicare la restituzione delle poltrone nella Giunta del governatore Toma”.
Questo il commento del portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, dopo la visita di ieri di Salvini a Rionero Sannitico, seguita da un incontro “segreto” con il presidente della Regione. Al centro, la tribolata questione dell’assessorato alla Lega, “occupato per due anni con una figura esterna – ha aggiunto il senatore – che in Molise ricordiamo solo per aver aggravato i costi della politica, non certo per aver risolto i problemi attinenti alle deleghe a lui affidate. Un’azione di ‘moral suasion’, in pratica, che dimostra come Salvini ancora una volta predichi bene e razzoli male: dopo i famigerati giorni del Papeete e la rinuncia alle poltrone ministeriali di cui tanto si vanta – affonda Ortis – trova il tempo di andare in giro a risolvere piccole beghe di partito invece di impegnarsi in Parlamento per fare proposte che aiutino gli italiani a uscire davvero dalla crisi, come dice di saper fare”.
“Il mio auspicio – conclude – è che anche Salvini, dal pulpito dell’opposizione, si impegni con sobrietà e soprattutto serietà nel dare un contributo valido al Paese nel difficile momento, se realmente ne è capace: i molisani e gli italiani hanno bisogno di tutto, fuorché di poltrone e strapuntini”.