di Domenico Angelone

Tiene banco la questione quinto assessore in regione. Oramai è scontato che i vertici regionali, Salvini e il Coordinatore Colla, nei prossimi giorni dovranno decidere a chi assegnare tale incarico ad un esterno, probabilmente tre in lista di attesa,

tra i papabili: l’Avv. Michele Marone, Presidente del Consiglio comunale di Termoli,  Alessandro Pascale  Primo Consigliere comunale a Campobasso della Lega o  Alberto Tramontano. Ma nel gioco del movimento vi sono degli sguardi  molto più ampi e guardano agli appuntamenti elettorali del futuro, magari alle politiche dell’autunno se il governo Conte cederà sotto i colpi della crisi economica e, alle regionali tra tre anni.

Un altro appuntamento a cui non bisogna presentarsi impreparati è quello del prossimo anno, le comunali ad Isernia a cui il carroccio vorrà esprimere un suo rappresentante  alla carica di primo cittadino.

Ieri abbiamo accennato alle mira dell’ex presidente Michele Iorio ad entrare nella Lega, facendo dietrologia, non andando oltre il 2017, quando Mazzuto illuminato, uomo di diretta rappresentanza di Iorio da sempre, decide dalla sera alla mattina di confluire nella Lega, lungimiranza mazzutiana o indicazioni precise dello stratega Iorio?

A questo punto c’è da chiederselo. Luigi Mazzuto parrebbe aver mantenuto sempre rapporti stretti con Iorio, anche da coordinatore regionale della Lega, e dopo la crisi di governo che Salvini ha innescato, favorendo la nascita dei giallo rossi alla guida del paese, vi è stato un momento di declino del carroccio, ma nel pieno dell’emergenza coronavirus, le negligenze delle manovre economiche inique del Presidente del Consiglio Conte, hanno fatto schizzare  i sondaggi della Lega al rialzo. Sono  premesse che presumibilmente  porterànno a breve Salvini a controllare il primo partito nazionale. In sintesi Mazzuto illo tempore, potrebbe aver riempito la casella leghista con indicazioni di Iorio, in attesa di evoluzioni.

Con Fitto l’ex presidente  ha ottimi legami, ma non bastano per le velleità di un ritorno politico ai vertici, Direzione Italia, praticamante non esiste, e alle europee lo stesso Fitto ha dovuto aggregarsi con Fratelli D’Italia per ottenere una casella a Strasburgo.

Così è giunto il momento di raccogliere i frutti del sacrificio di Mazzuto che dopo la sua estromissione da assessore regionale è stranamente silente, forse perché il suo obiettivo è stato realizzato, facendo da apripista a Iorio, che nel medio periodo entrerà nella Lega quasi certamente, come è chiaro e improponibile che adesso non potrebbe rivestire il ruolo di assessore regionale, ci sarebbero troppe incongruenze e mal di pancia, sia tra i colonnelli molisani del carroccio che nella maggioranza consiliare.

Non ci meraviglieremo di rivedere Angelo Michele Iorio tra qualche anno, con in mano l’ampolla piena di acqua del Po’, guidare i leghisti molisani verso traguardi amministrativi di rilievo.