Avevano sessanta autolavaggi tra la provincia di Frosinone e il molisano. Sessanta attività che fruttavano al gruppo di egiziani oltre un milione e mezzo di euro l’anno.

Il personale del Comm.to P.S. Cassino (FR) con la collaborazione della Squadra Mobile di Isernia ha dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Cassino a carico di tre cittadini di nazionalità egiziana dimoranti in città.

E’ scattata alle prime luci dell’alba l’operazione “Gold Wash” con la quale la Polizia di Stato ha disarticolato un sodalizio criminale intenzionato ad imporre con la violenza il controllo esclusivo nella gestione degli autolavaggi della Città Martire.

Sono otto le misure cautelari in carcere eseguite dagli uomini del Commissariato di Cassino, con l’ausilio di personale della Squadra mobile di Frosinone, nei confronti di altrettanti cittadini egiziani resisi responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di tentato omicidio, rapina, estorsione, lesioni personali aggravate e danneggiamento.

I fatti più gravi risalgono al 31 maggio scorso, quando, a Cassino, alcuni egiziani aggredirono con inaudita violenza, in due distinte occasioni, e a distanza di un’ora, dei loro connazionali, ferendone due in modo grave e riducendone uno in fin di vita, per ribadire il controllo esclusivo degli autolavaggi nel territorio del cassinate, estromettendo i potenziali concorrenti.

Già il precedente 29 maggio si era verificata una violenta rissa, sempre nel centro cittadino cassinate, a seguito della quale gli investigatori del Commissariato di Cassino avevano individuato e denunciato 4 cittadini egiziani.

Ad emettere le misure coercitive della custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili, in adesione alle ipotesi investigative del Commissariato cassinate, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, Dr. Massimo Lo Mastro, su richiesta del Sostituto Procuratore dr. Alfredo Mattei.

Le indagini, proseguite in modo serrato e puntuale, hanno consentito oggi di chiudere il cerchio nei confronti di tutti gli autori della brutale aggressione, compiuta con l’utilizzo di spranghe di ferro e coltelli, assicurando alla giustizia anche i 4 uomini allora dileguatisi.

Tre degli arrestati sono, inoltre, già stati oggetto di indagine e segnalati all’Autorità Giudiziaria, da parte della Squadra Mobile frusinate, per fatti analoghi verificatisi nel 2016 a Frosinone, sempre nei confronti di propri connazionali.

Con l’operazione odierna la Polizia di Stato ha scardinato un’organizzazione criminale che credeva, di poter dire, impunemente, ai propri concorrenti “Cassino è piazza nostra”, dispensando violenza su coloro che osavano ribellarsi.