Rispetto a quanto già comunicato, ci sono da registrare importanti novità. Il senatore Ulisse Di Giacomo e il deputato Danilo leva, hanno dato ampia disponibilità ad occuparsi di quanto denunciato in precedenza, cioè dell’assurda decisione presa tra comune di San Pietro Avellana e  soprintendenza archeologica, di utilizzare vetrine provenienti dal Museo di Isernia per allestire quello del paese pentro e lasciare quello del capoluogo chiuso per mancato allestimento! In pratica, a breve, ci incontreremo con i due parlamentari per illustrare meglio ogni aspetto di questa sciocca vicenda, al fine di ottenere delle interrogazioni utili a far conoscere al ministro Franceschini quanto accaduto. Intanto alla già brutta questione, se ne aggiunge un’altra per certi versi ancor più grave. Infatti, l’attuale esposizione museale di San Pietro, stravolge drammaticamente l’impianto originario della collezione, messa in piedi con grande dedizione, dall’insegnante del posto, Maria Teresa Di Lorenzo già dal lontano 1982.

In pratica, il contenitore comunale, era stato impregnato di ogni sorta di materiale di pregio, tale da costituire una sorta di storia delle tradizioni locali e del costume tradizionale ed essere il vanto dell’intera comunità Altomolisana, tanto da “costringere” la soprintendenza di allora, a guida Gabriella D’Henry, ad inviare sul posto, funzionari del settore storico-artistico al fine di documentare ed inventariare la collezione per la definitiva catalogazione.

Ebbene, chi scrive, unitamente ad altri colleghi, nel tour che ci vide impegnati nell’“epica” pre -catalogazione del patrimonio storico artistico molisano (mai effettuata prima di allora!), ci occupammo anche del comune di San Pietro ed incontrammo proprio l’insegnante in questione alle sue prime armi ma già dotata di grande passione e competenza e che aveva raccolto già numerosi reperti di interesse. Ma alle due brutte questioni, se ne aggiunge un’altra, sicuramente la più grave! L’insegnante, parimenti allo sventramento dell’apparato iniziale museale, è stata defenestrata ed allontanata dal suo incarico di direttore, che gli era stato affidato con tanto di delibera consiliare del tempo, in quanto non in linea politicamente!

Non si può raccontare! Andremo fino in fondo con questa sporca storia e confidiamo sin d’ora nell’apporto promessoci dai due parlamentari molisani. Vi faremo sapere.

 

Isernia, 9 novembre 2017                                                                                                    Emilio Izzo