di Claudia Mistichelli

Mentre il Molise cerca di resistere agli attacchi di chi vorrebbe frantumarla per aggregarla ad una macroregione qualsiasi, mentre cerchiamo affannosamente di valorizzare le nostre bellezze e la nostra genuinità, qualcuno asserisce che il Molise non esiste e che neanche in Cina possiamo presentarci. Mentre la profonda crisi sta facendo migrare molta parte della popolazione, d’altro canto sembra proprio che qualcuno sappia benissimo dove si trovi Campobasso.

All’alba di venerdì 8 ottobre il custode della Chiesa ha notato una coppia, sembra già segnalata in precedenza alle forze dell’ordine per questi atti, che facevano strani riti nei pressi di Santa Maria del Monte a Campobasso.

Alla vista del custode la coppia è scappata ma la targa dell’auto ha permesso di rintracciare il proprietario del veicolo. Per chi è scaramantico forse sarà una notizia molto grave, ma a prescindere da questo, la domanda è la seguente: che pena prevede il nostro Codice civile  per queste azioni? Infatti, con la depenalizzazione dei reati ci ritroviamo molti delinquenti per le strade e molti altri vagano sui nostri territori in attesa di una condanna definitiva.

Davvero pensiamo che l’arrivo di persone di cultura e religioni diverse dalle nostre non comportino nessuna conseguenza?

E’ logico pensare che manterranno le loro tradizioni e se non insegniamo adeguatamente come rispettare le nostre regole.

Cosa stiamo facendo per arginare alcuni comportamenti delittuosi o non corretti?

Stiamo chiudendo gli occhi ai problemi e soprassedendo su qualsiasi comportamento sbagliato, pur di giustificare questa accoglienza sconsiderata.

Cosa stiamo facendo per punire la violenza e la illegalità?

Cosa stiamo facendo per preservare il nostro bagaglio culturale e territoriale? Niente.