di Christian Ciarlante
In Molise la Prefettura tende a ridimensionare il problema migranti, ma i numeri iniziano ad essere preoccupanti e con il tempo graveranno ancora più su un sistema già collassato.
La nostra regione, già duramente messa alla prova da una fortissima crisi economica, si trova a dover affrontare un’ulteriore emergenza, senza poter mettere in campo politiche dell’accoglienza e dell’integrazione adeguate, perché inutile nasconderselo le risorse a disposizione sono così esigue da non garantire un paracadute sociale per gli stessi molisani.
Si scarica il peso di questi nuovi poveri sulle fasce più deboli della nostra comunità e sulle casse già disastrate degli Enti locali. La protesta monta in tutti i grandi centri urbani della regione, ma c’è anche chi non se ne preoccupa minimamente e continua tranquillamente a sostenere che qui va tutto bene.
Il nostro “Caro Leader” è troppo impegnato a fare il capotreno sullo Swing, a ballare nella villa comunale di Isernia e a smantellare ciò che ancora resiste nel Molise che non esiste per preoccuparsi dei problemi reali che affliggono il territorio molisano. Trovare il tempo per gestire la questione migranti appare difficile quando si ha altro a cui pensare, meglio subire a capo chino le decisioni che arrivano da Roma.
E’ ora di fare chiarezza! Non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolvono i problemi. Lasciare soli i sindaci nel dialogo con le prefetture vuol dire tradire una delle funzioni più importanti che ha l’Ente regionale, che è quello di regia e raccordo nella gestione delle tematiche che coinvolgono le istituzioni a livello nazionale e comunale.
Tutti devono assumersi una quota di responsabilità, troppo comodo stare in panchina e non scendere in campo. Se la regola è quella della distribuzione degli immigrati in base al criterio della popolazione e della disponibilità di integrazione a sua volta derivante dalle percentuali di disoccupazione e sviluppo, allora il Molise ha già superato di gran lunga questo limite.
Cosa aspetta Frattura ad incontrare il ministro Minniti? Per una volta pensi all’interesse dei molisani e non solo ai suoi.