“L’approvazione della legge sul biotestamento è un atto di responsabilità che dopo decenni di discussioni per la sua approvazione, mette i malati, le loro famiglie e gli operatori sanitari nella condizione di affrontare con minori disagi talune problematiche legate alla cura di particolari malattie, evidenziando, nel contempo, un maggiore rispetto per i diritti degli stessi. Proprio perché, questa è una legge che ribadisce il no all’accanimento terapeutico e non è assolutamente un primo passo verso l’eutanasia, occorre attenzione nella sua applicazione e una maggiore responsabilizzazione nelle terapie di cura e quelle del dolore, attraverso un consolidamento del rapporto medico-paziente, dato che non è giusto pensare che la vita di una persona possa essere conseguenza di una semplice dichiarazione scritta.”